L’arte allo stato urbano

Bologna – Dopo tante polemiche, tra favorevoli e contrari, lo scorso 18 Marzo si è inaugurata la mostra dedicata all’arte di strada Street Art – Banksy & Co. L’arte allo stato urbano che si concluderà il 26 Giugno e raccoglie oltre 250 opere tra murales, lettering (iscrizione), name writing (scrittura del nome) e schizzi su carta di artisti italiani e stranieri, ospitati presso le sale di Palazzo Pepoli a Bologna.

L’esposizione, curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran, nasce dalla volontà di un nucleo di esperti di street art e del professor Fabio Roversi-Monaco (Presidente di Genus Bononiae che ha prodotto la mostra) di salvaguardare e musealizzare questa arte.

La street art nasce intorno agli anni Sessanta-Ottanta in USA, anche se tracce di scrittura esposta in luoghi pubblici risalgono sino all’Undicesimo secolo, e solo più tardi si svilupperà anche in Europa. Si tratta di artisti che si appropriano di luoghi spesso abbandonati e creano delle vere e proprie opere d’arte, alcune discutibili altre evocative ed impegnate. Sono artisti che si sentono lontani da ciò che è socialmente stabilito e lo comunicano tramite i loro graffiti, per questo molte opere raffigurano dei ratti, infatti questi animali sono emarginati dalla società e vivono senza regole.

Per essere esposte a Palazzo Pepoli, queste opere sono state asportate dai luoghi dove erano state disegnate; ciò ha portato molte polemiche, soprattutto dopo l’eclatante gesto dell’artista emiliano Blu (presente in mostra in una sala centrale dedicata) che ha distrutto molte sue opere per protesta. Come si è detto, però, le intenzioni degli organizzatori sono state mosse da un fine nobile, quello della salvaguardia e conservazione di queste opere, spesso bistrattate, e al termine della mostra saranno conservate presso gli spazi di un’associazione senza scopo di lucro in attesa che si trovi una sistemazione definitiva dove poterle esporre al pubblico.

L’organizzazione, nell’intento di diffondere al massimo la conoscenza di questa arte, ha predisposto una serie di attività dedicate a scuole, famiglie e adulti, dove i partecipanti tra visite guidate e laboratori potranno comprendere le opere e i loro autori. Ad attendere gli sguardi dei visitatori, come anticipato, saranno le opere di autori italiani e stranieri, Blu, Banksy, Ericailcane, Invader, Dran, Os Gemeos, Obey, Ron English, in più saranno esposte alcune opere provenienti dal Museo della Città di New York e dal MuCem di Marsiglia, che hanno dato un contributo notevole per la realizzazione dell’esposizione. Tra queste opere ci sono anche 150 lavori appartenenti all’artista Martin Wong, per la prima volta esposti in Italia, che aiuteranno a focalizzare le origini di questa arte nella New York degli anni Ottana.

Nata sotto il vento della polemica, questa esposizione è destinata a far parlare di sé ancora a lungo, proprio come il gesto estremo di Blu che, coerentemente con lo stile di questa arte, ha contribuito a puntare su essa i riflettori; la mostra porterà nuovi interrogativi e l’auspicio è che questa luce non si estingua portando ad una maggiore conoscenza di essa e dei sui protagonisti, e dandole il valore che le spetta.

©Futuro Europa®

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