Italia delle Regioni

Così si potrebbero riassumere le conclusioni della VII Assemblea ANCI Giovani svoltasi lo scorso fine settimana a Trieste “La città che vorrei” con la partecipazione dei giovani amministratori comunali under 35: “Se tornassi indietro rifarei l’amministratore. Con lo stesso entusiasmo, con la stessa incoscienza e con lo stesso coraggio che tanti di voi hanno. A me dicevano che quanto volevo fare era impossibile ma nutrendomi della speranza e della fiducia dei cittadini sono riuscito a migliorare la vita dei miei concittadini che è poi il fine ultimo di un amministratore: che deve osare per rendere possibili e facili le cose impossibili e difficili”. Così il vicepresidente Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro,  in un passaggio della relazione che ha chiuso i lavori della due giorni VII assemblea nazionale Anci Giovani di Trieste.

“Non importa – ha detto Decaro – quante volte vi diranno che non riuscirete a cambiare le cose perché questa platea entusiasta è la prova che ce la farete. Seguendo i lavori di questa assemblea e guardandovi e sentendovi parlare non mi sono chiesto a quale partito appartenete o se siete consiglieri, assessori o sindaci di maggioranza o di opposizione. In questi due giorni ho visto solo una squadra che gioca sulla stessa metà campo e che vuole fortemente migliorare la qualità della vita delle nostre comunità”.

Il vicepresidente Anci ha poi rimarcato come “il cambiamento che perseguiamo, da quest’anno può contare su qualche difficoltà in meno per i Comuni. Certo, non abbiamo più fondi rispetto agli anni passati ma nemmeno tagli. Il Patto di stabilità  è stato allentato per cui potremmo sbloccare gli investimenti e non intaccare servizi. Sono piccoli segnali ma importanti dopo un lungo periodo di difficoltà. Tutto questo – ha rimarcato il sindaco di Bari – è stato possibile grazie  alla proficua interlocuzione che Anci ha messo in campo con il governo, interlocuzione che ha aperto anche altri scenari positivi: dalla possibilità di utilizzare gli avanzi di amministrazione alle spese degli uffici giudiziari, che finalmente tornano a carico dello Stato”.

Rivolgendosi poi al governo, rappresentato in Assemblea dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, il vicepresidente Anci è tornato a chiedere “una compensazione tra tagli e finanziamenti per le Città metropolitane” e una “maggiore semplificazione normativa che non vuol dire arretrare di fronte alla corruzione che si combatte trovando un punto di equilibrio che non gravi però sull’azione amministrativa”.

Dando appuntamento a tutti gli amministratori under 35 alla prossima assemblea nazionale Anci, che si terrà il prossimo ottobre a Bari, Decaro ha prima sollecitato il governo “a riprendere il discorso sul federalismo demaniale, per mettere a disposizione dei tanti giovani i beni dello Stato”, per poi parlare della riforma costituzionale. “Se ne parla da venti anni – ha detto – ma finalmente siamo riusciti a farla in concreto e per la prima volta i sindaci e quindi i territori entreranno nel cuore della nostra Repubblica. A voi – ha infine concluso – ribadisco che il nostro Paese ha bisogno della vostra energia, del vostro coraggio e della vostra sana incoscienza per un cambiamento che non è più un sogno di pochi”.

“Abbiamo deciso di metterci a servizio delle nostre comunità, e per questo dobbiamo essere messi nelle condizioni di svolgere al meglio il nostro lavoro. Il nostro Paese ha certamente bisogno di noi, e noi abbiamo bisogno di un Paese moderno , dove far maturare una nuova generazione di amministratori pubblici, che chiudano il tempo di una vocazion utilitaristica della politica, che ci appartiene sempre meno. Per farlo, dobbiamo recuperare il valore della nostra esperienza e del nostro entusiasmo.  Questo, a mio parere, deve essere il primo obiettivo di questa Assemblea”. E’ quanto affermato invece nella giornata di apertura il coordinatore nazionale di Anci Giovani, Gianluca Callipo, che così si è presentato ai numerosi amministratori under 35 intervenuto a Trieste.

“Il contributo di Anci Giovani – ha sostenuto Callipo – sarà qualificante se partiremo dalle azioni e dalle esperienze che compiamo ogni giorno, da giovani amministratori. Abbiamo avviato la nostra esperienza negli anni più duri della vita economica e dei cambiamenti a livello nazionale internazionale – ha sottolineato – ma proprio per questo abbiamo dovuto affinare il nostro talento e la nostra originalità nel garantire un livello qualitativo importante della nostra vita amministrativa. E’ questa la nostra forza, da qui dobbiamo partire per sviluppare le nostre proposte alle istituzioni”.

E la priorità, secondo Callipo, consiste “nel rinnovare gli apparati burocratici dei nostri enti: non può esistere alcuna evoluzione, senza un’evoluzione parallela dei nostri apparati. E allora, dobbiamo partire innanzitutto dalla flessibilità, rispetto ai limiti rigidi per il turn over imposti dalle leggi nazionali. E serve al contempo – ha aggiunto Callipo – un meccanismo di premialità a favore degli esempi di eccellenza dei nostri apparati burocratici, che esistono ma troppo spesso non vengono premiati”.

Infine, Callipo è tornato sulla “missione” degli amministratori comunali italiani: “Troppo spesso siamo accomunati alla casta, e sappiamo che non è così. Quel che pretendiamo, però, è che di fronte alle troppe intimidazioni agli amministratori comunali, non ci si limiti alle semplici manifestazioni di solidarietà, che sono importanti, ma che da sole non bastano”.

Sono intervenuti tra gli altri nella seconda giornata di Lavori:  Luca Della Bitta, Alessio Turco, Ismaele La Vardera,  Mattia Palazzi, Roberto Pella, Luigi Marattin, Matteo Biffoni, Maria Concetta Di Pietro e Giacomo D’Arrigo, mentre  nella prima giornata “istituzionale di interventi si distinguono quelli del presidente di Anci Fvg Mario Pezzetta, del sindaco di Trieste Roberto Cosolini; del coordinatore nazionale di Anci Giovani Gianluca Callipo; del sindaco di Bardi Valentina Pontremoli; del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani; del vicepresidente dell’Anci, Matteo Ricci, del vicepresidente Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro ; del presidente della Fondazione Patrimonio Comune dell’Anci Alessandro Cattaneo e l’intervento del  sottosegretario al ministero dell’Economia, Pierpaolo Baretta.

In ambito di Conferenza delle Regioni italiane sulla materia dell’anticorruzione :  “Molto positivo l’incontro con Cantone e Gutgeld, entrambi hanno tenuto a sottolineare la fattiva e ottima collaborazione delle Regioni”, ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine dell’incontro dei presidenti delle Regioni con Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, e Yoram Gutgeld, Consigliere economico del Presidente del Consiglio. “Abbiamo affrontato diversi temi – ha spiegato Bonaccini – che interessano sia l’ottimizzazione delle centrali di committenza che il modo di prevenire e combattere i possibili fenomeni corruttivi. Le Regioni hanno finora svolto un ruolo attivo in questi processi di riforma e riorganizzazione del sistema, e quindi si sono rese subito disponibili a continuare a lavorare in tal senso.Siamo tutti consapevoli che servono strumenti nuovi e strategie precise, dobbiamo lavorare tutti soprattutto alla trasparenza, migliorando anche i controlli. Così come serve un’attenta applicazione dei piani anticorruzione e la loro continua verifica. Pertanto servono anche degli strumenti idonei, come dei protocolli che permettano di prevenire, ad esempio nel sistema degli appalti, delle disfunzioni nei processi gestionali. Stiamo perciò lavorando insieme al Governo – aggiunge Bonaccini – alla definizione di appositi strumenti che permettano di rendere sempre più efficiente il sistema. Servono anche controlli congiunti e la garanzia della loro corretta attuazione. Puntiamo a rendere trasparente il sistema, affinché si possa guardare al proprio interno con facilità. E per far questo serve sia la collaborazione istituzionale che la condivisione degli obbiettivi da parte di tutti”.

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