Immagini sensibili a Palazzo Reale
Milano – I continui mutamenti sociali e le evoluzioni tecnologiche con il tempo hanno cambiato il modo di fare arte e con essa si evoluto anche il modo di fruirne. Questi cambiamenti hanno fatto si che i musei mutassero pelle; il ruolo di meri contenitori e protettori della memoria storica e culturale, in un contesto dove la tecnologia fa da padrone e le persone vivono a stretto contatto con il loro smartphone, non suscita più l’attenzione che le opere meritano.
Ecco che entra in scena Studio Azzurro che si fa portavoce di questo cambiamento, fa proprie le tecnologie dell’audiovisivo riuscendo a creare un contatto ed una interazione tra pubblico e opera d’arte. Studio Azzurro è un collettivo di ricercatori e sperimentatori che amano porsi all’ascolto della società e dei suoi cambiamenti con precisione antropologica, trasmettendo ciò che osservano e ascoltano attraverso la fusione della tecnologia con il teatro, il cinema, la danza e la musica. Questa “bottega d’arte contemporanea”, come amano definirsi, nasce nel 1982 da un’idea di Fabio Cirifino, Paolo Rosa e Leonardo Sangiorgi, ai quali si unisce nel 1995 Stefano Roveda, con lo scopo di trasportare lo spettatore all’interno dell’opera d’arte e fare in modo che questa dialoghi con esso.
Come lo stesso gruppo afferma, la loro sfida più grande è quella di osservare le mutazioni tecniche e antropologiche, senza perdere di vista l’importanza di scandagliare nel profondo di esse. Perseguendo il loro lavoro cercano di mantenere viva la meraviglia che li sorprende ogni volta che osservano degli eventi, ogni volta che ascoltano una storia, mantenendo attiva l’empatia che si sviluppa tra le persone. Questa meraviglia è ciò cercano di trasmettere agli spettatori, sforzandosi di rianimare i sensi che molti media cercano di annientare con immagini anestetizzanti.
La retrospettiva Studio Azzurro. Immagini sensibili, ospitata presso Palazzo Reale a Milano fino al 4 Settembre di questo anno, arriva a tre anni dalla scomparsa di Paolo Rosa e intende rendere omaggio a lui ed ai trentacinque anni di attività del gruppo. Nata da un’idea di Paolo Rosa e Domenico Piraina direttore di Palazzo Reale, l’esposizione intende raccontare gli sforzi portati avanti da Studio Azzurro in questi anni, rappresentando una sorta di antologia.
Le sale di Palazzo Reale sono state allestite con una selezione di video ambienti, di videoinstallazioni e di ambienti sensibili, alle quali sono state affiancate alcune sezioni che documentano tutti gli altri lavori che non è stato possibile esporre. Una serie di lavori che trasporteranno gli osservatori in un’altrove, travolgendoli con il loro impatto visivo e destabilizzando i loro sensi. A fine percorso, nella sala Cariatidi, il pubblico potrà ammirare Miracolo a Milano (omaggio a Vittorio De Sica) l’ultimo lavoro che il gruppo ha creato appositamente per questa mostra.
Spazi interattivi, luoghi che si fanno portali verso nuovi mondi possibili sono il frutto della creatività e dell’ingegno di questo gruppo che ha investito se stesso nella ricerca di una nuova forma di comunicazione riuscendo a mettere in contatto gli individui con trame più profonde e nascoste della società, che spesso sono le più vibranti e luminose. L’attitudine di questo gruppo inserisce la mostra nel palinsesto di appuntamenti creato dal comune di Milano Ritorni al Futuro, che mette in collaborazione le energie creative della città, dalle grandi istituzioni alle piccole realtà indipendenti, con lo scopo di immaginare il futuro facendo tesoro delle esperienze di chi pone costantemente il futuro al centro del proprio operato.
La mostra, organizzata in collaborazione con Arthemisia Group, prevede numerosi laboratori e workshop per studenti e adulti gestiti in collaborazione con ADMaiora, inoltre in accordo con Cinema Ateneo saranno proiettati alcuni film e video di Studio Azzurro. L’introduzione al percorso espositivo della mostra è di Valentina Valentini, mentre il catalogo è di Silvana Editore.