Ombre roventi (Film, 1970)
Mario Caiano (1933-2015) è un regista attivo nel peplum e nel cinema avventuroso, che in tempi più recenti si è dedicato al western-kung-fu (Il mio nome è Shangai Joe, 1973), al filone nazi-erotico (La svastica nel ventre, 1976) e al poliziottesco. Nella sua produzione ci sono anche due buoni horror come Amanti d’oltretomba (1965) e Ombre roventi (1970). Amanti d’oltretomba – firmato con lo pseudonimo Allan Grünewald – è un gotico interpretato da Barbara Steele.
Ombre roventi è meno noto, scritto e sceneggiato dal regista con la collaborazione di Enrico Rossetti e Frank Agrama. Intense musiche di Carlo Savina e trucchi di Giannetto De Rossi, per un horror esoterico girato in Egitto (al Cairo), incentrato sul culto di Osiride. Interpreti principali William Berger e Daniela Giordano (sostituta di Gianna Serra che abbandona il set dopo un giorno di riprese), che si muovono all’interno di una setta di adoratori del male guidata da una sacerdotessa (Lobravico) dedita ai sacrifici umani. Berger è la reincarnazione di Osiride e salva dal sacrificio umano la Giordano, che dovrebbe essere una sorta di dea Iside in terra. Nel finale l’amore trionfa tra le due essenze umane delle divinità egizie, ma sulla terra, senza bisogno di fughe nell’aldilà.
In sintesi la trama. Gail Bland (Giordano) viene chiamata al Cairo da una ditta di cosmetici per stipulare un affare, ma al suo arrivo è circuita da una setta di hippie invasati adoratori di Osiride, dediti a riti assurdi e sacrifici umani. Caleb (Berger) sembra voler aiutare la bella Gail, ma il suo comportamento è ambiguo, fino a quando non comprendiamo che è la reincarnazione (vera o presunta) del dio Osiride. Ma è anche un uomo innamorato e il sentimento terreno prevarrà sul culto superstizioso, spingendolo a salvare l’affascinante europea dal previsto sacrificio. Il film è tristemente noto perché al termine delle riprese venne arrestata per droga Carol Lobravico (la strega) insieme al marito William Berger. La Lobravico morì in manicomio criminale, nella totale indifferenza della giustizia italiana.
Ombre roventi è un film originale, sia per i temi trattati che per la scelta della location, gode di una buona atmosfera da horror esotico che si unisce a un torbido erotismo. Le cose migliori sono le parti da mondo movie, quando la macchina presa di Caiano si muove con sicurezza per strade e mercati del Cairo, lungo il Nilo, nel deserto, tra Sfinge e piramidi, per spiare usi e costumi di un popolo poco conosciuto. Ottime le parti oniriche e le sequenze psichedeliche, così come sono ben girate e interpretate a dovere alcune sequenze erotiche. Discreti anche i riti magici ispirati a una sorta di vudù tribale, le danze propiziatorie e i sacrifici umani a base di spilloni e altari di pietra. Meno bene le parti strutturali romantiche, i momenti di raccordo e la sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti, risultando un mero canovaccio eccessivamente diluito in sequenze.
William Berger è bravo e professionale, Carol Lobravico è una perfida strega, Daniela Giordano è sensuale e fascinosa. Il suo ruolo intenso conferisce mistero e interesse alla pellicola, molte sequenze la ritraggono seminuda e sono a rischio censura, anche se spesso un provvidenziale telo copre le parti intime. Ben fotografata in primissimi piani degli occhi e del volto dagli esperti Caiano e Menczner, per esigenze di copione sfoggia un’insolita capigliatura rossa. Girato nel 1970, distribuito tre anni dopo, ha avuto circolazione limitatissima. Nei primi anni Ottanta è stato programmato a ripetizione nelle tv locali, poi è tornato nel limbo, al punto che abbiamo dovuto visionare una pessima copia scaricata da una vecchia VHS con audio spagnolo.
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Regia: Mario Caiano. Casa di Produzione: Liger. Soggetto e Sceneggiatura. Enrico Rossetti, Frank Agrama, Mario Caiano. Fotografia: Enrico Menczer (Technicolor/ Techniscope). Montaggio: Tatiana Casini Morigi. Scenografie: Daniele Rizzo. Trucco: Giannetto de Rossi. Musiche: Carlo Savina. Operatore alla Macchina: Giovanni Ciarlo. Aiuto Regista: Furio Maglione. Mixage: Gianni D’Amico. Direttore di Produzione: Claudio Colisi Rossi. Teatri di Posa: Cinecittà. Interpreti: William Berger, Daniela Giordano, Antonio Cantafora, Krista Nell, Carlo Bastianoni, Carol Lobravico, Mirella Pamphili, Mimmo Maggio.
[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]