Nuove norme doganali in Europa
Dal primo maggio sono entrate in vigore le nuove norme relative al Codice Doganale dell’Unione europea, introdotte dal regolamento UE n. 952/2013, con lo scopo di adottare procedure doganali più rapide e uniformi e semplificare così l’attività quotidiana delle imprese che commerciano in Europa. Tale riforma è stata approvata con successo proprio in un periodo particolarmente delicato nei rapporti tra gli Stati europei, in cui alcuni paesi stanno innalzando barriere di contrasto ai flussi dei migranti, ritirandosi in una deriva nazionalista che non di certo aiuta gli scambi nell’UE.
Alla base del provvedimento, che in inglese prende il nome di Union Customs Code (UCC), vi è una maggiore digitalizzazione del rapporto tra imprese commerciali e dogane, puntando sia a ridurre i tempi di sdoganamento, sia a fornire anche all’utenza esterna la tracciabilità dell’intero ciclo di import-export e dello svolgimento dei controlli connessi. Il passaggio alle nuove norme sarà sottoposto tuttavia a un periodo transitorio di attivazione, che durerà fino al primo maggio 2019, per permettere l’adattamento nazionale di tali decisioni e autorizzazioni alle nuove regolamentazioni giuridiche: in questo modo verranno tutelati gli interessi legittimi degli operatori economici, oltre alla progressiva introduzione di agevolazioni e benefici introdotti dalla nuova certificazione AEO (status di Operatore Economico Autorizzato).
Grazie al nuovo Codice doganale UE verrà attuata finalmente la procedura per lo sdoganamento centralizzato delle merci, che permetterà alle imprese di svincolare la dichiarazione doganale dalla presenza fisica della merce, concentrando così le attività in dogana, con indubbi vantaggi di natura economica e di ottimizzazione delle risorse. Con tale novità normativa, l’Unione europea modifica radicalmente la vecchia legge doganale dell’UE in vigore, risalente al 1992, che consente ogni anno a merci del valore di oltre tremila miliardi di euro di entrare ed uscire dall’UE.
Tra le principali novità: 1) Presentazione dei documenti di accompagnamento: dal 1° maggio, questi saranno forniti alla dogana, non più in maniera sistematica, ma solo se la normativa dell’UE lo richiede in caso di necessità di controlli doganali. 2) Autorizzazioni alle procedure di domiciliazione: esse rimangono valide sino al loro riesame ma possono essere utilizzate secondo le nuove regole. Sono state apportate le opportune modifiche al sistema informatico affinché i luoghi autorizzati censiti nella banca dati delle autorizzazioni alle domiciliate e alle semplificate per il transito possano svolgere la funzione di “luoghi approvati” e possano essere così utilizzati nell’ambito della dichiarazione “normale in dogana”. Gli operatori possono così usufruire delle medesime modalità di dialogo telematico e dei medesimi benefici previsti dalla procedura di domiciliazione. 3) In materia di sanzioni commerciali, nel nuovo codice sono dettate unicamente disposizioni di principio per l’applicazione delle sanzioni amministrative, nella forma dell’onere pecuniario o della revoca o sospensione di qualsiasi autorizzazione in possesso dell’interessato.
Il Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, Pierre Moscovici, ha espresso la propria soddisfazione all’introduzione della nuova normativa: «Un’Unione doganale dell’UE efficiente agevola il commercio e contemporaneamente garantisce l’applicazione delle norme necessarie per la protezione, per la sicurezza e per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Il nuovo codice doganale dell’Unione integra nuovi sistemi IT di ultima generazione che forniranno rapidamente dati di qualità sulle merci oggetto di scambi e consentiranno un coordinamento molto stretto tra le amministrazioni degli Stati membri».