Aricò (CCIS): Italia-Spagna, ottimo interscambio commerciale

Madrid – La Camera di Commercio Italiana per la Spagna è un organismo che opera da ormai più di cento anni sul territorio spagnolo, fu infatti fondata nel 1914. Abbiamo incontrato il Segretario Generale della CCIS  Giovanni Aricò, da 15 anni in Spagna, al quale abbiamo chiesto di descriverci funzioni e attività principali svolte dalla CCIS nel suo ruolo di trait d’union, non solo commerciale, tra le imprese italiane e spagnole.

Il ruolo istituzionale delle Camere di Commercio Italiane all’estero è innanzitutto di carattere funzionale – spiega Aricò – in quanto agisce da collettore a livello internazionale tra le imprese provenienti dall’Italia e quelle del Paese estero in cui opera, nel caso specifico la Spagna. L’attività svolta è quella di “facilitatore”, fornendo vantaggi e contatti strategici alle imprese che poi si introdurranno sul mercato spagnolo, secondo la specificità dei vari settori”.

Il sistema Italia in Spagna è composto da diverse istituzioni, la CCIS rappresenta le imprese da un punto di vista commerciale, ruolo differente da quello politico/economico svolto ad esempio dalla divisione economica dell’Ambasciata “A livello giuridico la Camera Italiana è un’associazione costituita da imprenditori italiani e spagnoli costituita in Spagna” chiarisce il Segretario Generale.

La CCIS opera sul territorio di sua competenza in forma diretta o attraverso le sue Delegazioni ed Antenne Territoriali disseminate nelle città principali della penisola iberica. La loro funzione è quella di cogliere le opportunità locali dando modo di trasferire sul luogo le opportunità commerciali relative al “made in Italy”. Le delegazioni storiche sono presenti a Valenzia, Vigo e Siviglia. Aricò ci parla anche di un progetto realizzato in questi ultimi tempi “un progetto organizzato con i Consoli Onorari Italiani nei diversi territori in Spagna per far coincidere la rappresentanza territoriale della Camera con la figura del Console, aprendo nuove rappresentanze territoriali con un rapporto di scambio molto frequente”. Le più recenti rappresentanze territoriali sono state recentemente inaugurate a Tenerife, Oviedo, Burgos e a La Coruña. “La Camera svolge una attività di servizio tanto per le aziende già inserite e già istallate nel mercato spagnolo, che in un qualche modo hanno già superato la prova di atterraggio, come per quelle imprese che devono invece installarsi e si trovano in fase di start-up, una fase che può arrivare a durare sino a due anni;  per queste aziende la CCIS offre servizi legali, giuridici,  di consulenza di tipo logistico e commerciale, aiutandole a tracciare un piano di sviluppo”.

CCIS - Sede di Madrid
CCIS – Sede di Madrid

Affrontando il tema del Made in Italy, il Dottor Aricò sottolinea: “le aziende italiane che si presentano sul mercato spagnolo sono aiutate nel loro sviluppo proprio perché caratterizzate da questa brand così rinomato e apprezzato in tutto il mondo” (Terzo brand più conosciuto al mondo dopo Coca-Cola e Visa). Sono numerose le attività organizzate dalla CCIS per dare diffusione e prestigio a questo importante marchio. “La CCIS realizza eventi per singole imprese o per collettive che mirano, nel caso delle grande imprese, al posizionamento attraverso l’identificazione con il Made in Italy e nel caso delle PMI ad aumentarne la visibilità utilizzando l’ottima immagine di cui gode l’Italia all’estero, come è il caso ad esempio delle fiere in cui si realizzano delle collettive riunite in AREA ITALIA che  aumentano l’ambito di visibilità”.

Tra le altre attività, la CCIS conserva anche una banca dati curricula per favorire l’incontro tra domanda ed offerta nel mondo del lavoro.  Come però chiarisce il Segretario Generale: “Questa è una attività gratuita ed a scopo di servizio nel tentativo di non disperdere il patrimonio di risorse umane che, a diverso titolo, si interfacciano con la CCIS. Non abbiamo una specificità nel ruolo di Headhunter, si tratta meglio di uno sforzo a favore delle aziende e degli italiani in cerca di lavoro all’estero”.

Il dottor Aricò spiega che: “Sono quasi 300 gli associati alla CCIS che appartengono a vari settori, tra cui possiamo trovare aziende tipo: retail, automobilistiche, meccaniche, chimiche, farmaceutiche, canale horeca, etc. Le attività ed i servizi erogati dalla CCIS si distinguono ovviamente a seconda del target che le aziende associate hanno tra i loro obiettivi, consumatore finale (nel caso della ristorazione, hotel, ecc.) e quelle che puntano al matching con altre aziende (B2B Business to Business). A livello di percentuali troviamo quasi un 40% di piccole e medie imprese ed un 35% di grandi imprese”. La restante percentuale è costituita da società di servizi e liberi professionisti.

Re Juan Carlos - Premio Tiepolo
Juan Carlos di Spagna – Premio Tiepolo

Tra gli appuntamenti più importanti e più visibili al pubblico segnaliamo che a breve si svolgerà “VIII edizione dell’evento Passione Italia che avrá luogo dal 2 al 5 giugno prossimo presso la Scuola Italiana di Madrid ed a cui siete tutti invitati”, sottolinea Aricó. Un altro importantissimo appuntamento è il Premio Tiepolo, che ha acquisito un enorme prestigio dalla sua istituzione arrivando oggi alla sua XX° edizione. Come racconta il Segretario Generale “Il Premio Tiepolo ha rimarcato i momenti più importanti delle vicende economiche tra Italia e Spagna, dalla grande crescita spagnola alle crisi degli ultimi anni, ed ha accompagnato l’evoluzione politica e sociale dei due Paesi. Attraverso le grandi figure di premiati succedutesi è possibile leggere l’andamento delle relazioni industriali e sociali tra i due Paesi negli ultimi vent’anni, come abbiamo provato a ricostruire attraverso l’edizione del romanzo CENTO, pubblicato nel 2014 in occasione del Centenario della fondazione della nostra Camera, anno in cui, non a caso, a ricevere il Premio Tiepolo è stato il Re Juan Carlos di Spagna. La longevità del Premio e l’illustre palmares di premiati ne racconta di per sé l’importanza e la ineguagliabilità nell’ambito delle distinzioni bilaterali Italo/spagnole”.

Dopo la conversazione avuta con il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per la Spagna, possiamo ritenere che Italia e Spagna hanno vincoli a livello umano e storico che uniscono i due Paesi molto di più rispetto ad altre nazioni, seppur confinanti. Perché questo legame e queste affinità? Così ha risposto il dottor Aricò: “Perché forse non siamo ne troppo vicini ne troppo lontani ma alla giusta distanza che garantisce ottimi rapporti  e reciprocità, in cui le relazioni commerciali, che hanno fondamenti storici e sociali, si sono ben sviluppate e sono ottime, con un buon volume di scambi commerciali e buoni risultati. Attualmente l’Italia è il terzo cliente della Spagna ed il quarto fornitore, ed anche se la base produttiva dei due paesi è spesso in concorrenza, questo non impedisce – come dimostrano i numeri – lo sviluppo di buone e durature relazioni commerciali”; continua Aricò “la realtà è che se c’è l’opportunità di farlo uno spagnolo preferisce fare affari con un italiano, e viceversa, rispetto che con altri Paesi, con prodotti e mentalità probabilmente differenti”.

I buoni rapporti commerciali, e non solo, tra Italia e Spagna ci fanno intuire la situazione più che positiva nella quale si trova il nostro Made in Italy sul territorio spagnolo.  Questo è un motivo in più per motivare nuovi imprenditori ad ampliare i propri confini a livello internazionale, in zone ricettive come la Spagna.

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