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Ambientalisti a Ue, investigare su ‘questioni Basilicata’ Peacelink e Cova contro, problemi anche in catena alimentare – Peacelink e l’associazione-partner in Basilicata ‘Cova contro’ hanno inviato una lettera a Karmenu Vella, commissario europeo per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, chiedendo di aprire “una investigazione approfondita sulle questioni del bioaccumulo anomalo di vari inquinanti nella catena alimentare in Basilicata e sulle criticità riscontrate nel Lago Pertusillo”. “Nel primo caso – è detto in una nota – si fa presente che dalle campagne di bio-monitoraggio svolte in diverse aree della regione: Val d’Agri, Val Melandro, Val Camastra, Val Basento sono emerse diverse anomalie circa il bio-accumulo, nella catena alimentare, di numerosi metalli nonché di composti organici, compresi gli idrocarburi”. “Ci riferiamo in particolare – spiegano Antonia Battaglia, rappresentante di Peacelink presso le istituzioni europee, e Giorgio Santoriello, presidente di ‘Cova Contro’ – ai valori riscontrati in latte, foraggio, legumi, ortaggi e frutta nonché in numerose piante selvatiche. Per quanto riguarda il Pertusillo, sono stati riscontrati “16 idrocarburi – precisano gli ambientalisti – di diverso tipo, oltre a micro cistine e a metalli pesanti sul 20% delle specie ittiche campionate”. L’Istituto superiore sanità ha svolto due studi statistici “sia in Val d’Agri-Valle del Sauro (2010) – concludono gli ambientalisti – che nel territorio comunale di Rotondella (Matera), il primo area piú ‘petrolizzata’ della Basilicata ed il secondo il comune che ospita l’impianto nucleare in dismissione. Entrambi gli studi attestano aumenti di incidenza e mortalità per patologie, oncologiche e non, afferenti sia l’apparato respiratorio che quello digerente ed endocrino”. (ANSA)
Auto: gpl e metano superano quota 3 mln – In Italia sono presenti oltre 3 milioni di vetture a gpl e metano. I dati del settore sono stati presentati a Roma dal presidente del Consorzio Ecogas, Alessandro Tramontano nel corso del seminario “Metano e Gpl per la salvaguardia dell’ambiente”, organizzato dalla Uiga, Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive presso la Sala Conferenze dell’Automobile Club d’Italia. In particolare, in occasione dell’incontro è emerso che le emissioni di CO2 da combustibili in Italia sono diminuite del 14,9% tra il 1990 e il 2013, in saldo attivo del 6,5% rispetto agli obiettivi di Kyoto. Il peso delle fonti rinnovabili sui consumi energetici finali è passato dal 6,4% del 2007 al 16,7% nel 2013 (fonte Eurostat), mentre la distanza dagli obiettivi previsti per il nostro Paese al 2020 , ovvero la percentuale mancante di rinnovabili rispetto ai consumi energetici finali, è dello 0,3%. Una delle migliori performance europee, visto che la Francia presenta un saldo negativo dell’8,8%, la Germania del 5,6 e il Regno Unito del 5,3%.In questo quadro si inserisce anche il ruolo dei carburanti a basso impatto ambientale, Gpl e metano in primis, che sono arrivati, al 31 dicembre 2015, a quota 8,1% sul totale circolante autovetture (dati Aci) contro il 7,76 del 2014: 2.137.078 le vetture a Gpl, 883.190 quelle a metano (oltre 3 milioni di mezzi, comprendendo sia le auto di primo impianto, sia quelle trasformare in officina) su un totale Italia di 37.351.233 unità. (AdnKronos)
Ambiente: Realacci, dati Ispra confermano necessità controlli su acqua potabile – “È importante avere risposte alla mia interrogazione dello scorso 2 maggio ai ministri dell’Ambiente, della Salute e delle politiche Agricole in cui chiedevo di garantire controlli sul glifosato e sui suoi derivati sull’acqua potabile e su quella ad uso agricolo a livello nazionale”. Lo afferma Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera, sui dati Ispra relativi ai pesticidi nelle acque interne. “I dati del Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque dell’Ispra – ricorda Realacci – secondo cui nel 63,9% dei 1.284 punti di monitoraggio delle acque superficiali e nel 31,7% dei 2.463 punti di controllo su quelle sotterranee ci sono tracce di pesticidi, sono preoccupanti e fanno riflettere. Anche a fronte di un calo nell’uso di sostanze chimiche in agricoltura, la percentuale dei pesticidi nelle nostre acque interne è cresciuta rispetto alla rilevazione precedente, l’inquinamento è più diffuso nella pianura padano-veneta e le sostanze che più spesso hanno determinato il superamento dei limiti di qualità ambientali sono il glifosato e il suo derivato Ampa. Sostanze ad oggi monitorate solo in Lombardia e Toscana. A maggior ragione”. (AdnKronos)
Ambiente. Eealacci: in Italia 25 mln ton/anno materie prime recuperate risparmiate cosi’ 15 mln ton/anno petrolio e 55 mln ton/anno co2 – “Siamo i più grandi recuperatori di materie prime, ogni anno ne recuperimo 25 milioni di tonnellate. La Germania, con un’economia che va quasi al doppio della nostra, si ferma a 23”. Lo dice Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, intervenuto alla presentazione del Report 2015 sull’attività del Consorzio nazionale raccolta e riciclo (Cobat), oggi a Roma. Da questo recupero, “risparmiamo 15 mln di tonnellate di petrolio all’anno e 55 mln di tonnellate di CO2. In un paese povero di materie prime come il nostro- spiega Realacci- siamo abituati ad utilizzare il meno possibile e a recuperare il più possibile. Questa, che era un’eredita del passato, diventa ora un investimento per il futuro. L’economia circolare- termina- spinge in questa direzione per ridurre il consumo dell’energia e le emissioni di CO2”. (Dire)