Santanchè, il falco forzista
Daniela Santanchè, la “pitonessa” azzurra sembrerebbe alla regia di una nuova formazione politica per quando Forza Italia esalerà l’ultimo respiro. Si sa ormai da tempo che nel partito di Berlusconi, in molti si stiano preparando a lasciare una gloriosa nave che ormai, dopo anni di successi, viene vista come destinata allo smantellamento. I primi segnali sono arrivati dal trio Toti, Romani e Gelmini che stanno strizzando l’occhio verso il centro, immaginando un futuro più in salsa verdiniana che alla corte di Salvini.
Di tutt’altra opinione invece la Santanchè. Il recente avvistamento ad un pranzo con Giorgia Meloni ha sollevato i primi sospetti, che sono stati confermati da una recente intervista tra le pagine di “Libero” nel quale, scoprendo le carte, lancia una solida alleanza a destra, eliminando dai giochi i partiti di centro oggi stampella renziana.
Il disegno è abbastanza chiaro: raggruppare quell’ala di Forza Italia che non vuole confluire al centro nel futuro partito della nazione, ma riconosce in Salvini, la naturale figura di leadership di quella che sarebbe la nuova destra italiana. Una destra lepeniana, decisamente in collisione con il centrodestra moderato che da sempre è invocato da Berlusconi. Insomma un deciso e chiaro taglio con il passato che vuole dare voce all’insofferenza sempre più dilagante nel paese e in tutta l’Europa. Il destino di Forza Italia sembra quindi segnato: da una parte i moderati centristi che sperano in un Renzi privo della sua ala radicale, e dall’altro chi radicale lo vuole diventare a destra.
Che la Santanchè avesse sempre mal digerito le posizioni morbide, compresa la prima versione del Nazareno, era cosa nota, ma ben diverso è immaginarla alla guida della fazione salviniana. D’altronde il suo passato non poteva far presagire diversamente, ma a stupire è la fermezza e determinazione con cui vuole portare avanti il suo progetto. Ultimamente, la “pitonessa” era apparsa estremamente critica con il proprio Partito, soprattutto nella scelta del candidato Sindaco romano senza risparmiare frecciatine alla coalizione milanese. Insomma, una condanna alla linea politica forzista a 360 gradi, che ne ha di fatto reso l’esponente di riferimento della svolta a destra.
Ora, mentre si raccolgono consensi e si riorganizzano le idee, c’è da capire quali saranno le naturali sorti del movimento azzurro che, dopo la pausa estiva, sembra destinato ad implodere con un fuggi fuggi generale che potrebbe spiazzare molti esponenti. Le due correnti sembrano ormai in fase avanzata di strutturazione ma le perplessità di molti rimangono ugualmente. Il risultato delle Elezioni amministrative dirà molto delle prossime mosse politiche, ma il vero ago della bilancia sembra essere il Referendum costituzionale. Una cosa resta certa, la Santanchè sembra destinata alla guida della destra forzista a fianco di Salvini e Meloni.
Un Commento
Mamma mia. che prospettiva da brivido!