Microbo & Gasolina (Film, 2016)

Un piccolo film passato sotto silenzio, rifiutato da tutti i Festival del cinema, snobbato da pubblico e critica francese, che merita attenzione come storia di formazione e racconto adolescenziale, tra scoperta del mondo e sentirsi unici, irripetibili. Microbo e Gasolina stringono una forte amicizia perché sono strani, diversi dal resto del gruppo, derisi a scuola, il primo perché sembra più piccolo della sua età e assomiglia a una ragazzina, il secondo perché traffica con i motori e puzza di benzina. Un’amicizia forte che dura lo spazio di un anno scolastico e di un’irripetibile estate, vissuta in fuga per le strade periferiche di una Francia piovosa e cupa, a bordo di una fantastica casetta a motore di loro invenzione. Un film che contiene un sacco di temi importanti, nonostante uno schema fluido e di apparente semplicità. Lo scontro generazionale tra il mondo degli adulti (che gli adolescenti non comprendono) e quello dei ragazzini, la scoperta dell’amore, il sogno del primo rapporto, l’amicizia come valore inossidabile.

Microbo & Gasolina di Michel Gondry è romanzo picaresco, storia avventurosa, adatta a grandi e piccini per i possibili diversi livelli di lettura. Il mondo è visto dagli occhi degli adolescenti, gli adulti sono dei mostri depressi e nevrotici, figure negative senza speranza, sia genitori che insegnanti, passando per una coppia conosciuta per caso che vive nel sogno di un figlio da accudire. I due ragazzini sono dei diversi, soprattutto Microbo, che è consapevole della sua diversità e ne soffre, ma non sa neppure lui se vorrebbe essere come gli altri. Indeciso, problematico, complessato, dotato di un grande talento per il disegno, innamorato di Laura, che lo ricambia, ma lui non riesce ad avvicinarla. Gasolina, invece, è un piccolo genio della meccanica, figlio di un padre volgare e violento e di una madre incapace d’amare, che sul finale del film morirà, non rimpianta.

Storia molto autobiografica con una pecca soltanto, perché nel mondo contemporaneo non esistono due adolescenti che non sanno usare un cellulare e che rifiutano le nuove tecnologie. Simbolica di tutto il disprezzo che il regista prova per la telematica è la scena in cui Microbo seppellisce il telefono portatile in una buca, dopo averci defecato. Ben calati nella parte e molto espressivi i due giovanissimi attori, Ange Dargent (Microbo), Théophile Baquet (Gasolina), il secondo lo ricordiamo piccolo interprete de La guerra dei bottoni (2011). Michel Gondry fa autobiografia fin dall’ambientazione, perché è nato a Versailles (nel 1963), location principale del film, ripercorre i luoghi dell’infanzia e fotografa con toni dolci e incantati, quasi da fiaba, pianure e montagne della Francia periferica e provinciale, facendo intravedere Parigi soltanto in lontananza. Un lavoro che – come da poetica del regista francese – attinge al mondo dell’adolescenza, ricco di suggestioni oniriche e fantastiche, frutto del materializzarsi di sogni e pensieri dei protagonisti.

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Regia: Michel Gondry. Soggetto e sceneggiatura: Michel Gondry. Fotografia: Laurent Brunet. Montaggio: Elise Fievet. Musica: Jean-Claude Vannier. Costumi: Florence Fontaine. Produzione: Georges Bermann. Durata: 103’. Genere: Commedia. Titolo originale: Microbe et Gasoil. Interpreti: Ange Dargent, Théophile Baquet, Diane Besnier, Audrey Tautou, Vincent Lamoreux, Agathe Peigney, Douglas Brosset, Charles Raymond, Ferdinad Roux-Balme, Marc Delarue, Sacha Bourdo, Laurent Poitrenaux, Fabio Zenoni, Etienne Charry, Matthias Fortune Droulers.

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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