Sondaggi, è ormai Brexit?
La Gran Bretagna è vicina a lasciare l’Europa. Almeno secondo i sondaggi. Il fronte del No (Leave) avrebbe sei punti di vantaggio su quello del Sì (Remain): 53 per cento contro 47. E’ la prima volta che i sostenitori della Brexit sono avanti in un sondaggio Ipsos MORI dal 2013, ossia dall’anno in cui il premier David Cameron ha annunciato la consultazione che deciderà il futuro del Regno Unito. I mercati hanno già dato segnali di forte insofferenza nella scorsa settimana, il deprezzamento della sterlina e la catastrofe sull’economia di Londra e del resto di Eurolandia sono scenari che stanno continuando a scaldare la campagna referendaria e lo faranno fino al 23 giungo, quando i britannici andranno a votare.
La morte della deputata laburista, Jo Cox, fervente sostenitrice della Gran Bretagna in Europa può avere un peso sull’esito del referendum. Le indagini sono ancora in corso, ma pare che Tommy Mair, l’omicida della deputata labour, abbia urlato “Britain first” prima di uccidere. La campagna referendaria si è fermata per qualche giorno e resta da capire come questo episodio possa influire sull’esito della consultazione. Tornando a parlare di numeri, a maggio, quindi praticamente un mese fa, sempre da un sondaggio Ipsos MORI era emerso che il 37 per cento dei sudditi di Sua Maestà voleva uscire dell’Ue mentre il 55 per cento era intenzionato a restarci. Probabilmente questo dato non teneva conto degli indecisi che nelle ultime settimane, sempre secondo i sondaggi, si sarebbero schierati prepotentemente sul fronte del No, ovvero pro-Brexit.
Un’ulteriore conferma del trend è sottolineata dall’ultimo sondaggio di Survation per IG che assegna una netta vittoria alla Brexit: 45 per cento contro il 41 di chi vorrebbe restare sotto l’egida di Bruxelles. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha detto che “tutto resta possibile” e che un’uscita del Regno Unito sarebbe “senza senso”, poiché si tratta di uno Stato “chiave per l’Ue”. Tra i tanti commenti di questi giorni, spicca anche quello del premier spagnolo uscente, Mariano Rajoy che ha definito l’eventuale Brexit come la “peggiore notizia in termini economici, una catastrofe per l’economia britannica ma anche per quelle europee”.
I sondaggi non sempre ci azzeccano. Alla vigilia del referendum in Scozia, sembrava avanti il fronte degli indipendentisti ma poi ha vinto quello dei sostenitori europeisti. E visto che siamo in Inghilterra, risulta quasi impossibile non parlare di scommesse. I principali bookmakers quotano l’addio all’Ue a 2,20 contro un più probabile “remain” che paga solo 1,65. Numeri, quote e previsioni economiche. Il Regno Unito decide il suo futuro mentre il resto di Eurolandia osserva preoccupata.