La Gran Bretagna divorzia dalla UE
La Brexit ha vinto, scrivono le Agenzie stampa. La Commissione elettorale della Gran Bretagna conferma la vittoria dei Leave con il 51,9% dei voti e il ‘Remain’ il 48,1%. Per la Brexit hanno votato 17.410.742 elettori mentre per restare nell’Ue i voti sono stati 16.141.241. L’affluenza al referendum viene fissata al 72,2%. Nove delle 12 macroaree che compongono il Regno Unito hanno votato in favore di Leave e contro l’UE. Remain e’ prevalso soltanto in Scozia, a Londra e in Irlanda del Nord.
Preso atto del risultato, David Cameron ha annunciato le sue dimissioni da premier britannico parlando davanti a Downing Street. Ha assicurato che sarà ancora primo ministro per i prossimi tre mesi e che verrà organizzata in ottobre l’elezione del nuovo leader del partito conservatore. “Io farò il possibile, come primo ministro – ha detto – per pilotare la nave nei prossimi settimane e mesi. Ma non penso che sia giusto per me cercare di essere il capitano che guida il nostro paese verso la sua prossima destinazione. Non è una decisione che ho preso alla leggera. Ma credo che sia nell’interesse nazionale avere un periodo di stabilità e poi la nuova leadership richiesta”.
Sarebbe l’ex sindaco di Londra e principale promotore del ‘Leave’, Boris Johnson, il favorito per la successione del premier David Cameron alla guida del governo, secondo i bookmakers britannici.
Panico sulle borse con la vittoria della Brexit, tempesta sugli spread, crollano i mercati in Asia, sprofonda la sterlina. La sorpresa è stata forte e i crolli sui mercati proporzionati: i listini sono crollati, mentre i beni rifugio (oro e derivati sui titoli di Stato Usa) stanno ovviamente correndo. Cerca di calmare le acque il governatore della Bank of England Mark Carney, che annuncia possibili misure addizionali da parte dell’Istituto, pronto a fornire extra fondi per 250 miliardi di sterline.