Il Centrodestra riparte da Parma?

Dopo Bologna, Parma. Il centrodestra litiga ma alla fine si ritrova unito alle manifestazioni, sempre a guida leghista, che vogliono sancire ancora una volta l’unità in opposizione a Renzi. Questa volta a “Il Cantiere” hanno risposto tutti i partiti del centrodestra, con l’aggiunta a sorpresa di Raffaele Fitto. Unico assente, ma per motivi di salute, è stato Berlusconi, ma che ha sostanzialmente dato il placet alla presenza degli azzurri, capitanati dai capogruppo di Camera e Senato, con il sempre presente Giovanni  Toti.

A differenza della reunion di Bologna a novembre dello scorso anno, ora a Parma Salvini, pur continuando nel tentativo di prendere le redini del Centrodestra, esce dalle amministrative estremamente ridimensionato, con una evidente mancanza di classe dirigente locale e alcune sconfitte clamorose come quella di Varese.

Ma le contingenze dei partiti d’area in ogni caso lasciano ancora spazio al Segretario Federale della Lega di potersi ritagliare il ruolo di Leader. I giorni di convalescenza di Berlusconi oltretutto hanno lasciato nel caos Forza Italia, anche alla luce del lavoro nei confronti del Cerchio magico azzurro da parte della famiglia dell’ex cavaliere sta rimescolando le carte nella catena di comando. Insomma i tentativi di voler correre assieme ci sono ma all’atto pratico continua a mancare una visione unitaria che sia capace di identificarsi in una figura che possa realmente competere contro Matteo Renzi.

Una manifestazione sostanzialmente autoreferenziale. È evidente che pur a mezzo servizio, la figura di Berlusconi nell’insieme del centrodestra svolga ancora un ruolo portante e che gioco forza si debba ancora fare i conti con lui. La strada del futuro del centrodestra è ancora tutta da scrivere, troppe sono le incognite legate alla leadership e soprattutto se, come sembra, sarà nuovamente messa mano alla Legge elettorale, si dovranno nuovamente ridisegnare i rapporti nelle varie coalizioni.

Salvini dovrà cambiare strategia per riuscire a convincere tutti di essere l’uomo giusto, ma l’avvicinamento di Fitto e l’invadenza di Toti possono condurre la coalizione ad una guerra interna per la ricerca del leader che rischia di lasciare solo vittime. Parma può essere stato un punto di partenza dal quale ridare forza all’intesa tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, ma il lavoro da fare è ancora molto per ridare credibilità ad uno schieramento che in pochi anni ha visto perdere moltissimi consensi.

Il centrodestra deve ripartire da una visione di paese comune, fissando priorità di contenuto e relegando la leadership ad un ruolo secondario. Il cantiere deve cominciare dalle idee, solo così il progetto potrà prendere forma.

©Futuro Europa®

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