Servizio Civile Nazionale in agricoltura

È stato siglato l’accordo tra la Presidenza del Consiglio-Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, il Ministero delle Politiche Agricole e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il progetto cofinanziato di impegno di mille giovani del Servizio civile nazionale in esperienze di agricoltura sociale in tutta Italia.

L’intesa prevede che mille giovani possano lavorare in progetti di agricoltura sociale con funzioni come l’inserimento lavorativo di persone con difficoltà temporanee o permanenti in aziende agricole o cooperative sociali agricole, funzioni di formazione, soprattutto con forme come la borsa lavoro e il tirocinio, per soggetti a bassa contrattualità, finalizzate anche all’inserimento lavorativo, in caso di offerta di attività di co‐terapia, in collaborazione con i servizi socio‐sanitari, per persone con difficoltà, in caso di offerta di servizi alla popolazione, per bambini (agri‐nidi, attività ricreative, campi scuola, centri estivi), per anziani (attività per i tempo libero, orto sociale, fornitura di pasti, assistenza).

In Italia sono oltre mille le esperienze di agricoltura sociale con oltre 390 cooperative sociali che danno lavoro a 4 mila occupati e sviluppano più di 200 milioni di euro di fatturato. Nel territorio nazionale si trovano esempi virtuosi come quello della Cascina Biblioteca di Milano, dove si lavora sull’inclusione dei disabili anche attraverso l’ippoterapia, insieme a numerose attività di formazione per bambini, dai campi estivi all’agri-nido. Nel Lazio una delle attività con più storia è quella della Agricoltura Capodarco di Grottaferrata, vicino a Roma, che lavora dal 1978 su 30 ettari di terreno.

Tra i tanti progetti portati avanti c’è “VivaIo” laboratorio sociale per persone con disabilità psichica che esercitano principalmente attività florovivaistiche in serra, a contatto con piante e natura come terapia. In Campania opera la Fattoria Sociale “Fuori di zucca” che ha riconvertito gli spazi dell’ex Ospedale psichiatrico di Aversa, trasformandolo in un’azienda agricola biologica multifunzionale che occupa persone svantaggiate e sviluppa attività didattiche nel territorio.

La Legge sull’agricoltura sociale approvata nell’agosto 2015 ha introdotto sostanziali e innovativi criteri come l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale, prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali attraverso l’uso di risorse materiali e immateriali dell’agricoltura, prestazioni e servizi terapeutici anche attraverso l’ausilio di animali e la coltivazione delle piante, iniziative di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della biodiversità animale, anche attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche.

Le Regioni, nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, possono promuovere specifici programmi per la multifunzionalità delle imprese agricole, le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono inserire, come criteri di priorità per l’assegnazione delle gare di fornitura, la provenienza dei prodotti agroalimentari da operatori di agricoltura sociale, i Comuni prevedono specifiche misure di valorizzazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura sociale nel commercio su aree pubbliche, gli enti pubblici territoriali prevedono criteri di priorità per favorire lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell’ambito delle procedure di vendita e locazione dei terreni pubblici agricoli, gli enti pubblici territoriali possono dare in concessione, a titolo gratuito, anche agli operatori dell’agricoltura sociale i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.

È l’Osservatorio sull’agricoltura sociale, istituito con decreto del Mipaaf, a definire le linee guida in materia di agricoltura sociale e ad assumere funzioni di monitoraggio, allo scopo di coordinare iniziative sociali e politiche rurali.

Mille giovani potranno, in questo modo, portare il loro contributo nei progetti di agricoltura sociale. Un modo alternativo di approcciarsi al mondo agricolo con il desiderio di aiutare e di arricchirsi allo stesso tempo.

©Futuro Europa®

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