Giunta Raggi, debutto in Aula Giulio Cesare
Roma Capitale – Virginia Raggi e la sua Giunta debuttano in aula. E’ stato una sorta di travaglio, con un certo ritardo la Sindaca ha trovato la quadra sulla squadra. Non è stato facile anche perché oltre lei, sembra che a decidere sia stato anche il direttorio del Movimento. Lo Stato generale grillino che per la prima seduta di giovedì scorso è stato fatto accomodare al centro dell’emiciclo, con delle sedie apparecchiate nel centro, come una sorta di platea d’onore. Un rischio concreto per l’autonomia della neo Sindaca.
Quello che è successo in Aula è cronaca dei giorni passati. La scena del figlioletto che siede al posto del Sindaco ha fatto il giro dei giornali e del web. I dubbi che pesano su questa nuova squadra capitolina riguardano tutti l’autonomia: che decisioni l’allenatore potrà prendere senza l’intromissione presidenziale? Nel fare la prima formazione, quasi nessuna. Uscendo dalla metafora calcistica, la situazione è piuttosto chiara: Virginia Raggi non decide da sola. Dipende molto – da capire nei prossimi mesi quanto – dal direttorio nazionale che, come in occasione del debutto in Aula, sembra farle da balia, dai vertici nazionali del Movimento e dalla Casaleggio Associati che, evidentemente, ha espresso forti indicazioni sulla scelta degli assessori.
Chi vivrà vedrà. Intanto la squadra di governo della città presentata dalla sindaca è formata dal vicesindaco Daniele Frongia che sarà anche assessore alla Qualità della vita, all’accessibilità, allo sport e alle politiche giovanili; Marcello Minenna, assessore al Bilancio, risorse economiche e patrimonio, oltre che assessore per la Riorganizzazione delle partecipate; Paola Murari, assessore alla Sostenibilità ambientale; Linda Meleo, assessore alla Città in movimento; Laura Baldassarre, assessore ai Diritti della persona, alla scuola e alle comunità solidali; Adriano Meloni, assessore allo Sviluppo economico, al turismo e al lavoro; Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica e infrastrutture; Luca Bergamo, assessore alla Crescita culturale e Flavia Marzano, assessore alla Roma semplice.
“La Raggi ha i numeri per fare una rivoluzione, ci aspettiamo che faccia quella rivoluzione”, ha commentato la consigliera comunale e leader di FdI, Giorgia Meloni. “Se il buongiorno si vede dal mattino, però, non siamo molto soddisfatti perché finora l’unica cosa che abbiamo visto è il manuale Cencelli 2.0”, ha aggiunto la Meloni. “E’ un’esperienza nuova sulla quale siamo pienamente mobilitati, intendiamo rappresentare al meglio i cittadini che ci hanno votato e anche quelli che non lo hanno fatto, c’è bisogno di collaborazione”. E di agire piuttosto in fretta perché Roma non può più aspettare. Neanche che ogni decisione del Sindaco sia approvata dal direttorio. Non è ancora stato nominato il capo di gabinetto. La scelta della Raggi sarà determinante per capire quale sia la sua volontà di smarcarsi dal pressing a uomo del resto del Movimento. D’accordo uscire della metafora calcistica, ma in questo caso rende ancora perfettamente l’idea.