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Roma: M5s, finalmente luce su malfunzionamento impianti Ama – “Dopo due anni di denunce e visite ispettive parlamentari inascoltate, finalmente insieme al sindaco Virginia Raggi ed all’assessore all’ambiente Paola Muraro, siamo riusciti a far luce sulle disfunzioni dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico Ama di Rocca Cencia”: lo dichiara Stefano Vignaroli, parlamentare M5S e vice presidente della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti. “Come avevamo detto in campagna elettorale, per garantire una corretta gestione del ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Rocca Cencia, come tutti gli altri impianti TMB, compostaggio e riciclo di AMA devono essere messi in condizione di funzionare correttamente attraverso le dovute manutenzioni e implementazioni. Diversamente il sistema rischia di andare in ’tilt’ ” continua Vignaroli che afferma di condividere “la denuncia dell’assessore Muraro che ha puntato il dito sulla beffa dell’impianto multimateriale per il riciclo materiali presente a Rocca Cencia. Un impianto inaugurato nel 2016 che dovrebbe trattare 200 tonnellate al giorno ma oggi ne tratta quotidianamente circa 4”. “In un ciclo dei rifiuti virtuoso come prospettato dal M5S nel suo programma elettorale per Roma, gli impianti di TMB come quelli di riciclo e compostaggio devono essere manutenuti e funzionare correttamente. Con il tempo gli impianti TMB vanno poi trasformati in ‘Fabbriche dei Materiali’ per recuperare sempre più materia proveniente dalla raccolta differenziata domiciliare che va migliorata ove presente ed estesa negli altri quartieri” conclude Vignaroli. (ANSA)

Ambiente: isola di Montecristo, nessuna discarica di rifiuti  – “Non è mai esistita una discarica di rifiuti tossici” sull’Isola di Montecristo, “anzi i rifiuti ingombranti e in particolare quelli che vengono spiaggiati dal mare sono regolarmente smaltiti dal Corpo forestale dello Stato”. La Riserva naturale dell’Arcipelago toscano resta incontaminata, visto che i rifiuti che vengono prodotti sull’Isola sono portati a terra, grazie al collegamento garantito dalla motovedetta in dotazione. Lo precisa una nota dello stesso Corpo Forestale in riferimento ad alcuni articoli di stampa. Anche i materiali ingombranti sono stati trasportati con l’intervento del Comune di Portoferraio che ha garantito la collaborazione della società che gestisce i rifiuti sull’Isola d’Elba. Le operazioni di trasporto dei materiali si sono svolte lo scorso 18 giugno, quando i vari rifiuti sono stati temporaneamente depositati in prossimità dell’imbarco, sotto il portico. Quanto agli abusi edilizi, si tratta di edifici costruiti dalla società Oglasa che aveva in concessione l’Isola negli anni ’60 del secolo scorso. Il Corpo forestale dello Stato – continua la nota – ha subito provveduto ad abbattere gran parte dei fabbricati, mentre il porticato era stato lasciato in piedi perché, in accordo con la Soprintendenza, per il suo abbattimento occorrevano tecniche troppo costose per non danneggiare l’edificio sul quale era stato addossato, il cosiddetto Rifugio dei Pescatori, di costruzione ottocentesca. (AdnKronos)

Ambiente: dalla pesca al nucleare, 30 anni di battaglie per Greenpeace – Dalla pesca illegale al nucleare fino ad arrivare all’olio di palma. Greenpeace festeggia 30 anni di battaglie e lo fa con una mostra fotografica, un video con Claudio Santamaria e un film. E’ infatti prevista per dopodomani l’inaugurazione al Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, la mostra fotografica, a ingresso gratuito, “30 anni e non mettiamo la testa a posto”, che sarà esposta fino al 28 luglio e in seguito in alcune città italiane. In trenta pannelli la storia dell’associazione ambientalista dalla nascita ai giorni nostri. In occasione del trentennale Greenpeace presenta anche un video che vuole mostrare la vera anima dell’associazione. Mentre scorrono le immagini delle azioni e delle attività più eclatanti, prendono la parola alcune persone che rappresentano le diverse componenti di Greenpeace, tra cui un volto noto che da anni appoggia l’associazione, l’attore Claudio Santamaria. “Da trent’anni non raccontiamo un pianeta migliore, lo facciamo” è il messaggio del video ed è anche quello che cerca di fare Greenpeace dal 30 luglio 1986, quando aprì l’ufficio italiano. Ad oggi l’organizzazione conta in Italia 77 mila sostenitori, oltre 600 mila cyberattivisti e una trentina di gruppi locali in tutta Italia. (AdnKronos)

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