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Mare, tappa Goletta Verde a Ravenna riapre nodo trivelle. Lunedì incontro con dati su piattaforme e su Angela Angelina. – Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente, che anche quest’estate è partita per difendere i mari e le coste italiane arriva domani in Emilia-Romagna e fará tappa a Marina di Ravenna (al Molo Darsena Pescherecci) fino a martedì 9 agosto. E in questi giorni riaprirà il capitolo trivelle. Goletta verde, ricorda Legambiente, è “fedele, da 30 anni, al suo lavoro di analisi della qualità delle acque, di denuncia dell’inquinamento e della scarsa e inefficiente depurazione dei reflui, delle speculazioni edilizie e della cattiva gestione delle coste italiane. Caparbia nel dedicarsi a proteggere il mare e le coste dalle illegalità di ogni sorta e valorizzare, invece, il patrimonio unico del nostro Paese”. Anche quest’anno dunque è ripartito il viaggio lungo le coste della Penisola, realizzato grazie al sostegno del Consorzio obbligatorio degli oli usati e dei partner tecnici Nau e Novamont, e volge ormai verso il termine: e si concluderà a Ferragosto in Friuli-Venezia Giulia. Ma prima la tappa in Emilia-Romagna. Il programma a Marina di Ravenna prevede domani (10.30) una camminata fino alla foce del Bevano alla scoperta di spiagge, dune e pineta; poi alle 19.30 Apericena in banchina con prodotti offerti da Coop Alleanza 3.0 e Libera Terra. Alle 20.30 gli attivisti dei circoli locali di Legambiente raccontano il lavoro dell’associazione. Lunedì, invece, alle 11 sarà presentato il dossier “Dismettiamole” per parlare del futuro del nostro mare, “alla luce del risultato del referendum del 17 aprile: i numeri delle piattaforme inattive, i possibili danni agli ecosistemi, al paesaggio ed all’ambiente. Ragioneremo sul futuro di Angela Angelina (piattaforma) e sulle attività legate alla commercializzazione delle cozze”, dice Legambiente. (Dire)
Incendi. Legambiente: troppe fiamme, troppe coincidenze sotto c’e’ pericoloso segnale di rifiuto di legalità. – “Davanti all’ ennesimo incendio che ha colpito la Maremma e il territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano all’Isola d’Elba, ci risulta sempre più difficile credere alla casualità o al destino cinico e baro. Un plauso sincero alle forze dell’ordine per il loro lavoro encomiabile : dai Vigili del fuoco a Corpo forestale dello Stato e alla Protezione Civile che ogni giorno si stanno impegnando per arginare questo enorme problema. Le fiamme che stanno colpendo la Maremma e l’Elba restano una terribile piaga del nostro paese perché distruggono habitat e paesaggi, possono mettere in crisi l’esistenza di tante economie locali che hanno scommesso sul turismo , accrescono il rischio idrogeologico. La dinamica è sempre la stessa: si appicca il fuoco in diversi punti del territorio, le fiamme divampano in contemporanea disorientando chi deve intervenire: Vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, e volontari. Sotto l’odore acre degli alberi incendiati , c’è un pericoloso segnale di rifiuto di legalità. Quello che sta accadendo in queste ore dimostra che non bisogna abbassare la guardia e che occorre lottare senza paura contro i piromani utilizzando tutti gli strumenti necessari. La lotta a questi veri e propri delitti ambientali non può prescindere dalla sensibilizzazione dei cittadini e delle comunità, anche per rompere quel muro di omertà che a volte circonda gli incendiari.” In una nota Angelo Gentili, segreteria nazionale della Legambiente commenta incendio che ieri ha colpito Principina a mare nel grossetano, e oggi all’Isola d’Elba un’intera montagna sopra Chiessi, nel Comune di Marciana, e il promontorio di Calamita, nel Comune di Capoliveri. (Rai/ Dire)
Ambiente: troppo inquinanti, Francia vieta bastoncini pulisci-orecchie – Troppo inquinanti. La Francia mette al bando i bastoncini di plastica pulisci-orecchie, che purtroppo si ritrovano frequentemente nelle acque. Dal primo gennaio 2020, come prevede una legge appena votata nel Paese, questi prodotti saranno vietati nel Paese d’oltralpe così come le microsfere in plastica (o microgranuli) – il cui divieto scatterà già nel 2018 – diventate ormai un’emergenza per i danni che causano all’ecosistema marino, ai pesci e anche all’uomo attraverso la catena alimentare. Prodotti come maschere, gommage, gel doccia e persino alcuni dentifrici che contengono microsfere in plastica non potranno più essere venduti. Questo componente, infatti, sfugge al trattamento delle acque e finisce in quantità preoccupanti dal mare – negli Oceani si stima siano già stati rilasciati 5 mila miliardi di particelle – allo stomaco dei pesci. Dopo la mobilitazione dei consumatori molti produttori, in tutta Europa, si sono impegnati a ridurre l’uso di questo materiale.(AdnKronos)