Oggi, domani e dopodomani (Film, 1965)

Oggi, domani e dopodomani è un titolo furbetto che il produttore Carlo Ponti utilizza per ammiccare a un suo vecchio film di successo: Ieri, oggi e domani (1963), interpretato dalla coppia Mastroianni-Loren. Non solo, Ponti è responsabile di quella che gran parte della critica definisce una scandalosa operazione commerciale, perché dopo aver giudicato impresentabile il film di Ferreri (L’uomo dei 5 palloni), lo riduce a un corto da 25’ e lo fa uscire insieme ad altri due episodi girati da Salce e De Filippo, che solo in parte sono attinenti al tema trattato. Ne viene fuori una pellicola a tre episodi composta anche da L’ora di punta e La moglie bionda, segmento ripreso diciassette anni dopo e volgarizzato da Castellano e Pipolo come episodio finale di Ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande (1982) di Sergio Martino, interpretato da Fenech, Pozzetto e Hilton.

L’uomo dei 5 palloni uscirà al cinema nella sua versione integrale solo nel 1979 – prima in Francia e dopo in Italia – con il titolo Break up – L’uomo dei palloni e tre scene aggiuntive, di cui una a colori. Si tratta del segmento più interessante anche nel film a episodi, pur tagliato e massacrato da un produttore (in questo caso) poco accorto. Mastroianni è un imprenditore di successo ossessionato dalla voglia di sapere fino a che punto può gonfiare un palloncino senza farlo esplodere. Per soddisfare questa sua strana curiosità trascura persino la bella e giovane amante (Spaak), finisce per cacciarla di casa e per suicidarsi, gettandosi dalla finestra al termine di una cena solitaria. Breve cammeo di Tognazzi, automobilista contrariato dal fatto che il suicida gli ha distrutto il tetto dell’automobile e rapida apparizione di Ferreri nei panni di un consumatore di cibo all’interno di un affollato negozio. Un episodio grottesco, comico e in parte erotico, con alcune sequenze a rischio censura interpretate da Catherine Spaak (striptease, scena degli stivali, rapporto amoroso), ma soprattutto una parabola sulla superficialità del consumismo e sulla difficoltà dei rapporti interpersonali. Un episodio che mette in campo tutte le sue potenzialità quando esce la versione integrale del film.

Eduardo De Filippo propone un suo atto unico (Pericolosamente) intriso di comicità grottesca con Mastroianni nei panni di un fisico in vacanza a Roma dall’amico (Salce), che inorridisce quando comprende che le litri coniugali del quartiere vengono risolte a colpi di pistola. Si tratta di una moda che sta prendendo campo, sono colpi sparati a salve, che non feriscono, ma riportano la situazione al punto di partenza. L’ora di punta è quando i mariti escono di casa e le mogli si oppongono.

Luciano Salce gira La moglie bionda, un soggetto di Parise, sceneggiato da Castellano e Pipolo, che vede Mastroianni sposato a una bella moglie americana (Tiffin), troppo spendacciona e poco propensa a comportarsi da consorte italiana. A un certo punto decide di vendere la moglie agli arabi per una bella cifra, ma cade nella rete di un emiro omosessuale ed è la donna a liberarsi di lui, intascando una somma consistente. Breve ruolo per Lelio Luttazzi, nei panni di un bancario collega di Mastroianni. I tre episodi sono legati dal poco consistente filo conduttore di un umorismo grottesco, ma il lavoro di Ferreri ha ben altre pretese rispetto alle due vignette di De Filippo e Salce, che strappano il sorriso, ma sono farsesche, comicità pura. Un tratto evidente di misoginia accomuna i tre racconti, anche se nel terzo la soluzione è proto femminista. Fotografia in bianco e nero per il primo episodio, si passa al colore per gli altri due, ma lo spettatore ricorda soltanto l’originalità del film di Ferreri, che ha il solo difetto di essere troppo in anticipo rispetto ai tempi.

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Regia: Marco Ferreri (L’uomo dei 5 palloni), Eduardo De Filippo (L’ora di punta), Luciano Salce (La donna bionda). Durata: 95’. Genere: Commedia Grottesca a Episodi. Soggetto: Goffredo Parise (La donna bionda), Eduardo De Filippo (L’ora di punta), Marco Ferreri e Rafael Azcona (L’uomo dei 5 palloni). Sceneggiatura: Eduardo de Filippo, Marco Ferreri, Rafael Azcona, Castellano e Pipolo, Isabella Quarantotti, Luciano Salce. Fotografia: Gianni Di Venanzio, Mario Montuori, Aldo Tonti. Montaggio: Renzo Lucidi, Marcello Malvestito, Adriana Novelli. Produttore: Carlo Ponti per CCC (Roma) e Les Films Concordia (Parigi). Musiche: Teo Usuelli. Scenografie: Carlo Egidi, Luigi Scaccianoce, Ferdinando Scarfiotti. Interpreti: Marcello Mastroianni, Catherine Spaak, Virna Lisi, Luciano Salce, Pamela Tiffin, Marco Ferreri, Lelio Luttazzi, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Enzo La Torre.

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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