Generazione a perdere
Che cosa succede ai nostri adolescenti? Li vedo spesso in gruppo giocare sulla spiaggia; molti hanno i capelli tagliati come i calciatori più famosi, comunque quasi tutti con i capelli corti. Per fortuna è quasi passata la moda infausta dei pantaloni abbassati e delle mutande con l’elastico bene in vista. Le ragazze hanno tutte i capelli lunghi e tutte, proprio tutte, magre o grasse indossano short strizzati.
Ma la moda c’entra poco, anche noi avevamo i nostri feticci. Quello che è drammatico sono le conversazioni; la maggior parte di loro parla di odio, bestemmia e impreca, non c’è un filo logico. Si parla di calcio e di argomenti sessuali e si sottolinea tutto brutalmente a colpi di Santi. Tirati giù dal calendario. Le ragazze forse più sfrontate dei maschi, le carine perfide, le bruttine zoccole. Che cosa ne fanno delle loro vite? Di chi è la responsabilità? Dicono i meglio informati, i professori, gli esperti che la colpa è della famiglia che non c’è più, della scuola che non insegna, dei professori che non amano il loro mestiere. La colpa è di tutti penso io. E penso anche che non abbiamo più speranze.
Qualche giorno fa un dramma di un adolescente è stato portato sui social da una madre disperata. Intubata, con gli occhi chiusi e la mano stretta alla mamma, a causa di un gioco alcolico a base di vodka, una 15enne del Massachusetts, Ryleigh Payton, è finita in coma etilico in ospedale. E’ per questo motivo che la madre, Melissa Aho, ha deciso di condividere pubblicamente su Facebook le foto della ragazza, così da sensibilizzare gli adolescenti sul consumo responsabile dell’alcol.
Una goccia nel mare. Certo è frustrante pensare che la nostra Ministra della Salute abbia pensato a un infelice campagna contro le nascite zero invece di puntare sulla lotta al bullismo, all’apatia, alla mancanza di stimoli, ai falsi miti come i calciatori con la Porsche.
E mi chiedo, se le Istituzioni sono così carenti, che possiamo fare noi? Augurarci di essere già tutti morti quando questi adolescenti, qualcuno di loro, arriverà a governare.
