Terremoto, contributi EU per le aziende agricole
Il Ministro Martina ha incontrato, pochi giorni dopo il terribile terremoto che ha colpito il Centro Italia, gli assessori all’agricoltura Carlo Hausmann (Lazio), Anna Casini (Marche), Fernanda Cecchini (Umbria) e Dino Pepe (Abruzzo) alla presenza anche di rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, del Dipartimento della Protezione civile, di Agea e Ismea.
Nella riunione si è deciso di anticipare il pagamento dei fondi di sviluppo rurale da parte di Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) per un importo di circa 7 milioni di euro. Salgono così a 12 milioni di euro i contributi europei che verranno erogati entro il 15 settembre alle circa mille imprese agricole dei 16 comuni colpiti dal sisma. Il Ministro e gli assessori hanno ritenuto necessario lavorare su un progetto strategico per il rilancio delle attività agroalimentari dell’area, come elemento fondamentale per il futuro di queste zone rurali.
Nell’incontro sono state analizzate anche le necessità più urgenti, in particolare le emergenze legate alla zootecnia e agli agriturismi, che sono due delle attività più penalizzate. Ad Amatrice il 90% delle stalle sono state danneggiate con crolli che hanno provocato la morte di molti animali in un territorio dove vivono 2800 pecore e 3000 mucche, ma le aziende colpite tra le campagne del Lazio, dell’Umbria e delle Marche sono, appunto, un migliaio. Per questi animali si è reso necessario un riparo, in tempi rapidi, e per la sopravvivenza acqua potabile, mangimi, generatori di corrente, refrigeratori e carrelli per la mungitura.
Grave è stato anche il problema della conservazione del latte con l’energia elettrica in tilt e le frane e smottamenti e strade rurali distrutte che hanno impedito la consegna del prodotto, con migliaia di litri che sono stati buttati, in una situazione in cui la produzione è calata anche a causa dello stress provocato negli animali dalle scosse continue.
Questi 12 milioni di euro servono per intervenire immediatamente sulla liquidità delle imprese, ed in particolar modo proprio sugli allevamenti danneggiati. Si stanno già definendo le necessità per il sostegno al reddito e per il ripristino delle infrastrutture rurali. Allo stesso tempo si stanno delineando obiettivi, tempi e leve finanziare più generali per il progetto strategico per l’agricoltura dell’area colpita, da impostare, poi, nel provvedimento che ci sarà per l’emergenza. «Vogliamo dare risposte ai tanti agricoltori e allevatori che vogliono giustamente ripartire dalla loro terra. L’agricoltura è fondamentale per scrivere il futuro di queste zone», così si è espresso il Ministro Martina. Ridare slancio all’agricoltura per contrastare lo spopolamento e l’abbandono e restituire un futuro alla popolazione.