Italia delle Regioni

Sulle prospettive di collaborazione organizzata alla ricostruzione del terremoto del Centro Italia Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni italiane, esprime soddisfazione.  “Mi pare che la riunione sia andata bene, nella direzione che ci eravamo ripromessi”, questo il commento del Presidente Stefano Bonaccini al termine della Conferenza delle Regioni del 1 settembre.

All’ordine del giorno il coordinamento del flusso di aiuti dopo il terremoto del 24 agosto nell’ambito di un confronto che – come ha spiegato Bonaccini – ha messo attorno al tavolo i diversi attori istituzionali si è riusciti cioè “a mettere insieme il governo, c’era il ministro Costa e il sottosegretario Bressa , il capo della protezione civile, Curcio, i presidenti delle Regioni e siamo riusciti ad avere in tempo, a nomina appena avvenuta, anche la presenza del neocommissario unico, Vasco Errani”.

Nel corso dell’incontro “abbiamo fatto un’analisi ed una prima valutazione delle ipotesi di coordinamento futuro”. Certamente, ha aggiunto Bonaccini “la solidarietà che è arrivata da tutte le regioni è un bene in sé” ma “solidarietà e la generosità vanno coordinate perché siano utili e fattive” e perché possano portare a velocizzare “l’individuazione delle soluzioni per tutti problemi che si affronteranno” ed anche sotto questo profilo “mi pare che ci sia la disponibilità di tutti a dare una mano”.

Certamente “ci sono due temi da affrontare immediatamente”. Il primo è quello temporale: “sta arrivando l’inverno, e la direzione di marcia è di non far trascorrere la stagione invernale in tenda a nessuna delle persone sfollate”, ed è “una direzione giusta”. “L’altro tema che mi pare di cogliere – senza dover recuperare ‘modelli’ che non esistono perché ogni terremoto è diverso dall’altro- sta nell’idea che le persone in prospettiva tornino a vivere, a lavorare, a studiare, a pregare e ad incontrarsi esattamente dove lo facevano prima. Un’idea in base alla quale non togli il senso dell’identità a comunità già così colpite e ferite”.

In ogni caso – ha preannunciato Bonaccini – già per il 29 settembre, cioè fra un mese, , quando ci sarà la Conferenza delle Regioni, rifaremo il punto su tutto e d’intesa con la protezione civile e con la figura e la struttura del Commissario unico ci attiveremo per dare il più possibile una mano. “L’ultima cosa che ci siamo detti , lo dico da presidente della Conferenza delle Regioni”, è l’auspicio “che il Governo vada nella direzione che ha indicato”, “bene l’emergenza, bene la ricostruzione”, ma, dopo tante volte che è stato promesso e poi non mantenuto, è necessario e urgente che “si vari e si attui un piano per la prevenzione di questo Paese che ne ha davvero bisogno”

Sul fronte della Sanità regionale: “Nella prima settimana di settembre – domani mercoledi 7 settembre – si svolgerà una riunione straordinaria per l’approvazione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza , sulla nomenclatura delle protesi e sul Piano nazionale dei Vaccini”. Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al termine dell’incontro del 3 agosto con i rappresentanti delle Regioni sul tema “Percorso di efficienza nella sanità: acquisti e oltre”.

A comunicare la data esatta è stato poi il presidente, Stefano Bonaccini: “si terrà il prossimo 7 settembre la riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni per discutere dei nuovi Lea. “Dedicheremo una seduta monotematica della Conferenza a questo tema, penso che entreremo nel dettaglio di tutte le novità apportate”. L’approvazione dei Lea, ha spiegato, “è un segnale importante, il risultato era atteso da tanti anni, utile per la loro ridefinizione e per le centinaia di milioni di euro che potranno essere spesi dalle Regioni”.

L’impatto sulla qualità del servizio sanitario di base sarà di vitale importanza, specie nelle Regioni ove si riscontano le carenze più inaccettabili.

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