UE, la cultura al centro delle relazioni internazionali
La complessità delle problematiche sociali, con le quali siamo alle prese, nel tipo di Società attuale, dimostra il bisogno non più differibile di una reale e celere promozione e valorizzazione dell’integrazione culturale e del suo effettivo radicamento, sviluppo e realizzazione, ma non solo, di una rapida ed effettiva rivalutazione e collocazione del concetto e del valore di “Cultura”, da porre al centro di tutte le Relazioni Internazionali.
E’ di tutta evidenza come in un mondo globalizzato, sempre più interagente e connesso nelle sue varie parti sia divenuto imprescindibile il comprendere, in tutta la sua importanza, l’indifferibilità della realizzazione di un rapporto di solidarietà effettiva che sia culturale, sociale e politica tra i vari popoli. Ogni giorno ci si confronta con nuove culture, modalità di pensare e relazionali distanti anni luce a quelle che ci appartengono, diversità e rispettive specificità che non devono mai diventare debolezza perché, al contrario, rappresentano la nostra più grande forza, che va valorizzata nel reciproco rispetto.
E’ la storia della nostra stessa umanità che è caratterizzata in modo forte dal “movimento”, dalla continua creazione di “reti” e intrecci tra individui provenienti da contesti geografici diversi. Cercando di comprendere l’altro, il “diverso da noi”, immedesimandoci, comprendendo esigenze di cui non ci rendiamo conto, colmando la distanza sarà possibile, solo in questo modo, comprendere i profondi cambiamenti che stanno stravolgendo i nostri tessuti sociali. Cultura e multiculturalismo devono diventare l’espressione di un reciproco arricchimento, sulle cui basi costruire un “Nuovo Umanesimo” fatto di tolleranza e solidarietà. La diversità culturale è parte integrante dei valori dell’Unione.
L’Unione Europea, per rafforzare il ruolo della UE a livello globale e mettere in rilievo la funzione d’importanza determinante della “Cultura”, ha realizzato ed adotta la “Strategia per le relazioni culturali internazionali” (Comunicazione congiunta al Parlamento Europeo e al Consiglio – “Verso una Strategia dell’Unione Europea per le Relazioni culturali internazionali” – Bruxelles 8/6/2016- JOIN/2016/29 final). L’intento è di promuovere l’integrazione e sfruttare l’opportunità rappresentata dalla valorizzazione delle diversità culturali anche attraverso le relazioni internazionali che sono un momento non secondario nel ruolo svolto dall’Unione Europea in quanto “attore globale” nello scenario internazionale. E’ questo il quadro in cui si colloca la volontà di promuovere le “relazioni culturali internazionali” sia attraverso il sostegno che è fornito dall’Unione ai vari Paesi sia attraverso il supporto e la promozione dell’Unione e delle diverse culture degli Stati membri per mezzo della “diplomazia culturale”.
La Strategia è tesa a promuovere la cooperazione culturale nell’Unione e tra la UE e i suoi Paesi partner, per promuovere valori come la pace, lo stato di diritto, la libertà di espressione, la comprensione reciproca e il rispetto dei valori fondamentali a livello globale. Elemento tipizzante di tutte le culture è, infatti, la fluidità. E’ lo specifico degli esseri umani, qualunque sia la propria provenienza, interpretare attivamente le tradizioni di cui sono portatori, per poter gestire al meglio i cambiamenti che le relazioni con gli altri comportano.
La cultura, come ben mette in rilievo Tibor Navracsics, Commissario europeo per l’istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, “…è il tesoro nascosto della nostra politica estera. Essa contribuisce a promuovere il dialogo e la comprensione reciproca. La cultura è pertanto uno strumento indispensabile per costruire relazioni a lungo termine con i Paesi in tutto il mondo: essa può essere determinante per rafforzare il ruolo della UE a livello mondiale”.
Quella che stiamo vivendo è un’epoca di multiculturalismo, di coabitazione tra gruppi linguistici, culturali, religiosi diversi che condividono lo stesso spazio territoriale. E’ un’epoca di pluralità. “… la cultura deve essere parte integrante della nostra politica estera – per Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione – essa rappresenta uno strumento potente per costruire ponti tra le persone, in particolare tra i giovani e rafforzare la comprensione reciproca. Può essere un motore per lo sviluppo economico e sociale. E siccome ci troviamo di fronte a sfide comuni, la cultura può aiutare tutti noi, in Europa, Africa, Medio Oriente e Asia, a rimanere uniti per combattere la radicalizzazione e instaurare un’alleanza delle civiltà contro chi tenta di dividerci. E’ per questo motivo che la diplomazia culturale deve essere sempre più al centro delle nostre relazioni con il mondo di oggi”.
“L’esperienza dell’Unione in tema di pluralismo e diversità – si legge nella Comunicazione – costituisce una risorsa importante per promuovere le politiche culturali come fattori di pace e sviluppo socioeconomico nei Paesi terzi.” Il contributo che l’Unione apporta alle relazioni culturali internazionali e le sue proposte di modi per sviluppare le relazioni culturali internazionali della UE, perseguendo gli obiettivi dell’Unione: promuovere la pace, la stabilità internazionale, preservare la diversità, stimolando la crescita e l’occupazione.