Carnimeo, regista tra western e commedia
Giuliano Carnimeo (Bari, 4 luglio 1932 – Roma, 10 settembre 2016), è autore completo e regista eclettico, in trent’anni di carriera frequenta quasi tutti i generi, dal thriller alla commedia sexy, passando per postatomico, barzelletta e lacrima movie.
Nasce a Bari nel 1932, si sposta con la famiglia prima a Bologna, poi a Venezia e infine a Roma, dove vive dal 1939. Laureato in giurisprudenza e procuratore legale, ma come Steno non esercita mai la professione, in compenso si interessa di teatro, cinema, riviste, entra al Centro Sperimentale di Cinematografia e si diploma registra. Tra il 1960 e il 1967 fa molta gavetta e si forma professionalmente alla scuola di Giorgio Simonelli, come assistente regista, soprattutto di parodie interpretate da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia che godono di grande popolarità.
Carnimeo si trova bene con la coppia comica siciliana, si diverte e sopporta i piccoli screzi che non sono così tremendi come fa credere la stampa scandalistica. Franco e Ciccio recitano con attori di avanspettacolo, gente come Enzo Andronico e Lino Banfi, ancora capellone e con il nome di Pasquale Zagaria. Simonelli è un buon tecnico che viene dal montaggio, un regista essenziale poco stimato dalla critica che non spreca pellicola, fa gli storybordes e ha in testa il film mentre lo gira. Fa soltanto i ciak che servono e riesce a dirigere anche quattro film all’anno, perfetto per i Franco & Ciccio movies che vengono prodotti a un ritmo industriale. Carnimeo porta a termine I due figli di Ringo, perché Simonelli si ammala e muore durante le riprese. Impara molto da Simonelli, perché non ama scrivere sceneggiature, preferisce visualizzare le storie ed è un regista essenziale. Altri maestri di Carnimeo sono Camillo Mastrocinque, Carlo Campogalliani e Fabrizio Taglioni. Ricordiamo il regista barese come aiuto di Grieco, Giannini, Ciorciolini e Roberto Bianchi Montero, ma anche assistente di Steno in Totò, Eva e il pennello proibito (1959) con Abbe Lane.
L’esordio alla regia è datato 1962 nella co-produzione italo-statunitense Panic Button operazione fisco, una commedia realizzata da George Sherman e seguita per la versione italiana dal regista barese. Il genere dove Carnimeo ha maggior successo è il western, all’interno del quale gira un numero incredibile di pellicole dal 1967 al 1974, firmate con lo pseudonimo di Anthony Ascott. Ricordiamo i suoi film soprattutto per i titoli stravaganti che caratterizzano lavori originali a metà strada tra western serio e commedia farsesca. Il suo attore feticcio è Gianni Garko, memorabile Sartana, idolo dei ragazzini anni Settanta, che contribuisce al grande successo commerciale delle pellicole. Il primo western è Il momento di uccidere (1967), seguito da Joe! Cercati un posto per morire (1968 con Hugo Fregonese), Sono Sartana il vostro becchino (1969) e molti altri. Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? (1972) è un thriller erotico con Edwiige Fenech e George Hilton, firmato Anthony Ascott che tenta di bissare il successo de Lo strano vizio della signora Wardh (1970). Un altro film girato da Carnimeo con Edwige Fenech è Anna, quel particolare piacere (1973), tra il noir violento e il lacrima movie più intenso.
Molta commedia sexy tra i suoi lavori, tra queste si ricorda La signora gioca bene a scopa? (1973), con Edwige Fenech e Carlo Giuffrè. Carnimeo abbandona temporaneamente il filone sexy per girare tre film curiosi come Simone e Matteo: un gioco da ragazzi (1975), Il vangelo secondo Simone e Matteo (1976) e Carioca Tigre (1976), girato in Brasile. Carnimeo ha il merito di aver lanciato al cinema Nadia Cassini con L’insegnante balla… con tutta la classe (1979). La bella americana bissa il successo di pubblico ne L’amante tutta da scoprire (1980), nuova opera del regista barese. Prestami tua moglie (1980) è un film che riunisce sul set attori di diverse generazioni, una commedia degli equivoci che degenera in pochade. I carabbimatti (1981) è qualcosa di più che un semplice barzelletta–movie, Mia moglie torna a scuola (1981) è un tarda commedia sexy di argomento scolastico con Carmen Russo e Renzo Montagnani. Carnimeo gira il miglior Pierino della serie apocrifa con Pierino medico della Saub (1981), in pratica Il medico della mutua (1968) di Luigi Zampa con Alberto Sordi, rivisto e corretto in versione Alvaro Vitali.
Carnimeo esaurisce la carriera cinematografica con Zero in condotta (1983), Il giustiziere della strada (1984) e Computron (1986). Interessante Quella villa in fondo al parco (1988), che circola anche come Rat Man, unico horror della sua carriera. La critica ufficiale non apprezza Carnimeo, come non considera nessun regista dei generi commerciali. Il regista barese chiude con il cinema perché non esistono più le condizioni per fare film come vorrebbe, visto che accetta la logica del film girato in economia, ma esige che sia un prodotto dignitoso.
[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]