Inkosi Theresa
Il Malawi è un paese africano senza sbocco sul mare; si trova nella parte orientale , in mezzo ad una regione tropicale. È un paese arretrato con una economia basata soprattutto sull’agricoltura. Però ha un primato, quello dei più alti tassi di matrimoni precoci nel mondo.
La signora Theresa Kachindamoto, capo anziano del distretto di Dezda, proprio al centro del paese, consapevole della terribile realtà tribale, stanca di vedere ragazzine andare in sposa a 12 anni, ha deciso che questa barbarie doveva finire e ha fatto firmare a 50 dei suoi sottocapi (l’organigramma di questa società è complesso) un accordo per porre fine al matrimonio infantile nella zona di sua autorità. Ha detto loro: «Che vi piaccia o no, voglio che questi matrimoni siano terminati» così si è rivolta, con un piglio deciso. Ma Theresa non si è fermata lì: ha fatto annullare ai vari leader ogni matrimonio esistente tra minorenni e ha invitato tutti i bambini coinvolti a tornare a scuola.
Con questo gesto, contro molti pareri contrari, testarda nella convinzione del giusto, questa donna alta e imponente, vestita con gli abiti colorati della sua gente, ha annullato circa 800 matrimoni con bambine contratti nei tre anni prima; ora in Malawi grazie a lei c’è una legge che finalmente rende illegale il matrimonio per le persone al di sotto dei 18 anni. «Non voglio matrimoni giovani. Devono andare a scuola. Nessuna bambina dovrebbe essere trovata a casa a fare le faccende domestiche durante l’orario scolastico» ha aggiunto capo Kachindamoto.
Bernadette Maritison è una delle tante spose bambine; adesso ha appena compiuto 17 anni e già da due è moglie di un uomo molto più grande di lei e madre di un bambino. Per accudire la sua famiglia ha dovuto lasciare la scuola perdendo per sempre la spensieratezza della sua adolescenza. La storia di Bernadette è uguale a quella di tante altre ragazze del Malawi. Si stima infatti che qui, una bambina su due, ancor prima di aver compiuto i 18 anni, è promessa sposa dai genitori.
Ma ora ci ha pensato Inkosi – il capo – come chiamano Theresa. La stessa Bernadette dopo l’annullamento del suo matrimonio ha raccontato: «Sposandoci, noi ragazze dobbiamo per forza lasciare la scuola per rimanere a casa ad accudire marito e figli. Ho provato sulla mia pelle le conseguenze di un’unione in giovane età. Molte mogli vengono anche picchiate se non rispettano le regole familiari».
Porre fine ai maltrattamenti e incoraggiare i ragazzi a tornare a scuola sono proprio gli obiettivi dell’anziana leader, diventata una delle più influenti donne africane del mondo. «I bambini non devono sposarsi prima del tempo, devono dare a scuola. Il loro compito non è fare le faccende domestiche o accudire i figli ma studiare perché solo l’istruzione può garantire loro un futuro», ha spesso dichiarato Theresa. L’impegno della coraggiosa leader è stato molto criticato dalle altre comunità e dai leader tribali, ma nonostante ciò l’anziana donna non si è fermata arrivando perfino a destituire chi favorisce i matrimoni tra bambini e adulti.
Il suo modo di agire è sicuramente controcorrente, secondo Human Rights Watch il 40% delle bambine dell’Africa subsahariana è costretta a sposarsi a 15 anni e a volte anche prima. Il motivo principale di queste unioni è la povertà; i genitori della futura sposa bambina ricevono soldi dalla famiglia dello sposo, una pratica che non esiste solo in Africa ma anche nei paesi asiatici. Ma la povertà si combatte specie quando ci sono persone come Inkosi Theresa.