Roma città estinta

Leggendo i giornali sulle vicende della candidatura di Roma alle Olimpiadi dell’anno che verrà, ho più volte espresso la mia opinione di persona qualunque: Roma è un città allo stremo, usata e abusata da tutti, vittima di qualsiasi sigla voglia urlare in piazza (del Popolo) il suo sdegno, il suo livore, la sua rabbia.

E vabbè; poi mettiamoci l’orda di turistucoli, quelli per intenderci che incidono sul PIL di una nazione per l’usura dei sampietrini e per l’acquisto di una (dicasi una) bottiglia di acqua minerale che riempiranno religiosamente nelle fontane di marmo magari del Bernini, dopo un rigenerante pediluvio. Mettiamoci poi il Governo e i suoi addetti. Miriadi di parlamentari che ogni martedì mattina arrivano e rimangono due giorni a legiferare per salvare la Nazione. Costoro sono spesso quelli che con le loro macchine blu o grigie che fa fino intasano i posti disabili, parcheggiano in ogni luogo e in ogni lago sfoggiando diritti divini.

Ecco e poi naturalmente mettiamoci pure il romano cafone e becero che getta cicche ovunque che magari ha appena lasciato un SUV in doppia fila che appunto la fila la raddoppia, oppure quei cari ragazzi in motorino che, unti del Signore, hanno potestà di passare ovunque, marciapiedi, piedi, persone, cose, animali e strisce e striscioni. E allora Signori della Corte, ecco la candidata ideale alla spoliazione, al martirio, al sacrificio di tanti per il beneficio di pochi. Ho letto anche una frase carina di qualche giornalaio che diceva, se non avessimo fatto eventi mondiali, a quest’ora staremmo a pascolare le capre; ma non sarebbe meglio e meglio ancora? Invece No, stiamo ancora a pagare le grandi opere di vent’anni fa.

E le mazzette scaturite dall’occasione. E allora qualcuno dice, ma non è vero che tutti rubano; è vero, qualcuno onesto forse c’è, ma non è mai coinvolto nei fatti, come mai? Mi vengono in mente quei gentiluomini dell’Ente Fiera di Milano; alcuni di loro arrestati perché, così hanno detto i magistrati, Fiera Milano Spa non risulta, “a seguito della misura che ha colpito una società da lei controllata” – ossia Nolostand – “avere attivato adeguati ed efficaci strumenti di prevenzione per evitare contaminazioni illegali”.

E allora, parliamone. Non è meglio pascolare le capre che leggere ogni giorno di arresti, illegalità, concussioni, abusi di ufficio ? Come si esce da questo disastro? Non si esce. Per questo chi può se ne va facendo nascere una nuova categoria di emigranti, quelli che oltre a una vita migliore anelano pure a una società di gente onesta.

©Futuro Europa®

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