Summit della cultura a Malta
La VII edizione del “Summit mondiale di arti e cultura” si è appena conclusa a Malta. Il Summit, realizzato in collaborazione con la International Federation of Arts Councils and Culture Agencies (IFACCA) in collaborazione con uno dei suoi membri nazionali ogni due o tre anni, ha fatto si che a La Valletta convergessero 500 delegati provenienti da oltre 80 Paesi, per discutere, progettare e promuovere l’impatto delle arti nella nostra Società.
Il Summit della Cultura è un momento di incontro, come ha voluto specificare Albert Marshall, dirigente dell’ARTS COUNCIL MALTA: “… a Malta sappiamo di essere un Paese piccolo, quindi è facile per l’ambito culturale scontare il fenomeno dell’insularità se non siamo sempre consapevoli dell’importanza del networking, di un incontro che riunisce ambiti culturali differenti”. L’obiettivo del Summit è di fornire ai Consigli delle Arti nazionali, ai Ministeri della Cultura e delle Agenzie l’opportunità di discutere su questioni cruciali per il sostegno pubblico alle arti e alla creatività.
Si è trattato di un Think Tank con le esperienze dei rappresentanti di organizzazioni internazionali governative e non solo: uno scambio di idee a livello internazionale che possano sviluppare il concetto di un’arte e di una cultura in grado di assumere un ruolo decisivo quando creiamo il nostro futuro politico e sociale. A lanciarlo è stata l’Organizzazione australiana IFACCA nella prospettiva globale del riconoscimento della cultura come contributo alla nostra Società. E’ diventato oggi una rete globale di organismi per l’arte e di Ministri della cultura.
Per Owen Bonnici, Ministro maltese della Cultura, per avere successo quello che occorre è di: “ essere creativi nell’industria, nelle arti, nella cultura, nelle scienze, nell’istruzione, nel diritto, in materia di giustizia e in tutto ciò che facciamo, dobbiamo essere creativi e l’arte favorisce la creatività. Un quadro, un dipinto, un pezzo musicale è bello, ma trasmette anche un alone creativo che è importante per trovare nove soluzioni alle sfide contemporanee”.
Quello che si è svolto nella bella cornice dell’isola è stato un evento multidisciplinare e trasversale. Il filo conduttore di quest’anno è stato “Al bivio? Leadership culturale nel XXI secolo”. Le arti e la cultura possono essere considerate ad un bivio di fronte a numerose sfide e opportunità a livello globale, nazionale e locale come l’impatto delle nuove tecnologie per la produzione e distribuzione di beni e servizi culturali; le minacce alla sicurezza globale; nuovi modelli di migrazione; la mutazione dei contesti a livello nazionale come le richieste continue di riforma; l’aspirazione di estendere gli effetti dell’influsso della propria azione e delle proprie creazioni e/o opere da parte degli artisti a settori non abituali oltre che di tutelare la libertà di espressione e garantire la diversità culturale.
Quella che occorre è una Leadership culturale che, tenendo in considerazione la realtà in continua trasformazione della Società, garantisca che le arti e la cultura siano visti come pilastri dello sviluppo sociale. Il ruolo e il significato della Leadership, del mutare della percezione del senso e del fine che assume in funzione del modificarsi degli scenari a cui si applica sono stati oggetto del programma dei lavori del Summit, che è stato organizzato intorno a tre nuclei tematici: sviluppi globali che interessano le riforme della governance della cultura nel XXI secolo; arte nazionale e politiche culturali che hanno bisogno di visione, innovazione e leadership; approcci e tendenze bottom-up: il ruolo della leadership a livello locale; per leader e un concetto di leadership che non si identifichi più unicamente in base alle funzione e al ruolo che svolgono nei vari Governi, ma sulla capacità di articolare una visione e di portare avanti un cambiamento. Ed è di fondamentale importanza che il ruolo degli artisti, dei leader di rete e di organizzazioni professionali si contestualizzi sia a livello locale che internazionale per amplificare quanto più possibile il numero di soggetti coinvolti e dibattere contemporaneamente di temi di carattere artistico o culturale in modo stimolante, trovando soluzioni rapide ed efficaci alle varie questioni.
I lavori del Summit hanno prodotto un “Documento di discussione sulla leadership culturale nel XXI secolo”; un Rapporto “Progetto art 50”; un Rapporto “Progetto art 51”. Il “Documento di discussione” esamina il concetto di leadership culturale dalle varie prospettive, analizzando come la cultura possa svolgere un ruolo di leadership nel promuovere un “cambiamento sociale positivo” e contiene riflessioni sul tema di sei esperti e i risultati delle tre indagini svolte: un’indagine delle Agenzie nazionali di arti (art, Consigli e Ministeri della Cultura tra cui i membri IFACCA); un’indagine che coinvolge il pubblico in genere (con particolare attenzione al settore culturale); e l’ultima delle organizzazioni e istituzioni che offrono formazione per la leadership nel settore culturale.
Il Rapporto Progetto art 50: “Cultura di supporto: il Governo e le operazioni negli Enti pubblici” presenta i risultati di un progetto per raccogliere informazioni sui modelli di governance e su operazioni svolte dalle agenzie governative a sostegno delle arti e della cultura a livello nazionale (in considerazione della natura del suo contenuto e del suo potenziale valore il Rapporto è disponibile solo per i membri IFACCA).
Il Rapporto Progetto art 51: “Governo locale” presenta i risultati di una ricerca condotta in collaborazione con la Commissione per la Cultura di Città e Governi locali condotta per studiare il rapporto tra Governi Nazionali e Governi locali in materia di politica culturale; i meccanismi, le politiche e le forme di collaborazione che esistono tra i diversi livelli di governo in tutto il mondo.
E’ di grande importanza l’opportunità che il Summit fornisce per rafforzare la Società civile, promuovendo al contempo la collaborazione tra questa e il settore pubblico senza scopo di lucro, per consentire ad artisti, organizzazioni e istituzioni artistiche di interagire in modo globale e dinamico perché non venga colta.