Al Ani e la sua Manipolazione dell’Invisibile
Di origine italo-irachena – già da adolescente intuisce la sua vera natura, che lo porterà a scelte non convenzionali – Simone Al Ani lascerà il suo paese adottivo per divenire un artista di strada. Quaranta differenti paesi, culture diverse, esperienze in vari campi :dalla fotografia al cinema, dalla giocoleria all’illusionismo, fino ad arrivare alle arti mimiche e gestuali. Tutto questo lo condurrà nel 2015 a vincere ”Italia ‘s Got Talent ” ammaliando i giudici con la sua performance “Manipolazione dell’Invisibile“. Lo abbiamo intervistato in occasione del TedX Bologna 2016 in cui era in veste di special guest.
Ti definiscono artista di strada, cosa significa?
Artista di strada vuol dire regalare momenti di magia e felicità, almeno per me, per altri può voler dire momenti di divertimento o di emozioni intense.
Hai viaggiato per 40 paesi nel mondo.
Sì, gli ultimi sono stati Nuova Zelanda, Australia, Dubai, la Cina, il Cile, l’Argentina, Las Vegas dove sono stato come premio per avere vinto Italia’s Got Talent.
Sei tornato in Italia per vincerlo?
No, veramente io ero via ed il casting di Italia’s Got Talent mi ha notato e mi ha chiesto di venire qui, io nemmeno ci credevo, certo che se chiedi ad un artista se è bravo, dolce, poetico, ti dirà di no ed il giorno che ti dirà di sì vuol dire che è finito come artista.
La tua arte la chiami Manipolazione dell’Invisibile, cosa significa?
Manipolazione dell’invisibile, esatto, nome che ho scelto assieme a Patrizia Besantini dell’Accademia delle Arti Mimiche e Gestuali di Torino, che è stata co-ideatrice e regista degli spettacoli.
Sei autodidatta se non sbaglio.
Si, ho imparato direttamente in strada cercando di cogliere direttamente una perla in ogni strada del mondo, ed ogni paese ti dà un tipo di reazione diversa a seconda dell’impulso che trasmetti. Nel mio giro del mondo , l’obiettivo che mi ero posto, era di capire quali sono le chiavi delle cose che posso fare personalmente per riuscire a trasmettere delle emozioni positive, che siano universali per ogni paese.
In seguito è arrivata l’Accademia.
Ogni anno ho iniziato ad andarci sempre di più, Patrizia Besantini è stata vicina a me ogni secondo soprattutto quando è venuta fuori la possibilità di Italia’s Got Talent.
Come fai a manipolare l’invisibile se è invisibile?
E’ una idea che abbiamo avuto con Patrizia, è come se ci fossero fili invisibili che mi collegano agli oggetti.
Progetti futuri?
Andrò ad Arab’s Got Talent, in Libano, a registrare, puntate che poi andranno in onda nei prossimi mesi, non faro il partecipante ma lo special guest.
Vuoi aggiungere qualcosa?
I miei ringraziamenti a Patrizia Besantini che è stata co-ideatrice e regista, lo spettacolo è il frutto del lavoro di due menti.
Per non scordare di essere qui al TedX.
E’ stata una grande possibilità ed una grande emozione da vivere.