Arnaldo Pomodoro, novant’anni
Milano – Quest’anno in occasione dei 90 anni di Arnaldo Pomodoro, il Comune di Milano ha deciso di dedicare una imponente mostra in onore dell’artista. Dal 30 Novembre, infatti, sarà possibile trovare le opere del maestro non solo nell’esposizione a lui dedicata a Palazzo Reale, ma anche presso la Triennale di Milano, la Fondazione Arnaldo Pomodoro e il Museo Poldi Pezzoli, nonché per le vie della città.
L’esposizione di Palazzo Reale, curata da Ada Masoero, presso la sala delle Cariatidi accoglie 30 opere che vanno dal 1955 ad oggi, con una particolare attenzione alla scultura The Pietrarubbia Group esposta in Piazzetta Reale. Le opere esposte raccontano la passione dell’artista per l’arte e spiegano la particolare scelta e lavorazione dei materiali, non a caso la selezione è stata fatta direttamente dall’artista che ha preferito delle opere che meglio rappresentano le tappe fondamentali del suo lavoro.
Il percorso si apre con i bassorilievi realizzati negli anni Cinquanta, utilizzando materiali appartenenti alla terra come il piombo, l’argento e il cemento; qui emerge il tratto distintivo, la firma dell’artista, dalla Colonna del viaggiatore e la Grande tavola della memoria, alle opere geometriche realizzate con il bronzo, come le Sfere e i Cippi che presentano squarci e corrosioni, fino al maestoso rilievo Le battaglie composto da fiberglass e polvere di grafite, un omaggio alla memoria descritta come un nucleo pulsante e vitale in eterno movimento e conflitto. The Pietrarubbia Group ospitata in Piazzetta Reale, opera esposta al pubblico per la prima volta nella sua interezza, rappresenta un omaggio al borgo del Montefeltro, composto da sei elementi e realizzato negli anni dal 1975 al 2015, un lavoro complesso che simboleggia il legame profondo tra il maestro e le sue origini, che si evolve nel tempo sia sul piano fisico che emotivo.
Palazzo Reale ha organizzato anche un percorso virtuale che permette ai visitatori di entrare nel Labirinto, quello costruito nei sotterranei dell’ex Riva Calzoni, grazie alla tecnologia dei Gear VR e di HTC Vive, permettendo un’esperienza multisensoriale che abbraccia lo spazio e il tempo.
L’esperienza conoscitiva delle opere e della vita, nonché del pensiero di Arnaldo Pomodoro, prosegue alla Triennale di Milano e presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro dove sono ospitati alcuni progetti realizzati dall’artista che trasmettono un’interpretazione della realtà del tutto visionaria, che vuole mettere in comunicazione l’opera scultorea, l’architettura e lo spazio in cui essa è inserita, documentati da maquettes, disegni e fotografie. Presso la Triennale si potranno ammirare il Simposio di Minoa (Marsala-Sicilia) e il Carapace, ovvero la Cantina delle Tenute Lunelli (Bevagna-Umbria); mentre presso la Fondazione verranno presentati al pubblico il monumento di Pietrarubbia e il progetto per il nuovo cimitero di Urbino.
Altra tappa del progetto espositivo è il Museo Poldi Pezzoli, che nella Sala del Collezionista ospita le scenografie che il maestro ha realizzato per varie opere teatrali tra il 1982 e il 2009, che testimoniano la passione e la conoscenza della drammaturgia; in questa occasione sarà anche possibile visitare la Sala d’Armi, anch’essa progettata da Arnaldo Pomodoro nel 2000 e restaurata per l’occasione.
L’omaggio al maestro si conclude con un itinerario culturale che parte da Piazza Meda dove si trova il Grande disco (per quest’anno sarà il simbolo della città di Milano), passando per Largo Greppi dove si erge la Torre a spirale collocata all’ingresso del Piccolo Teatro, fino al posto più segreto e nascosto della città, ma che è anche il più affascinante e misterioso, Ingresso nel Labirinto (circa 170 mq) costruito nei sotterranei della sede espositiva della Fondazione Arnaldo Pomodoro, ex Riva Calzoni.
La mostra Arnaldo Pomodoro che si concluderà il 5 Febbraio 2017, ideata e prodotta dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro e Palazzo Reale con la collaborazione di Mondo Mostre Skira, prevede anche un percorso didattico e una serie di eventi volti ad approfondire l’opera e la figura del maestro in relazione al suo rapporto con l’arte contemporanea.
A completare il progetto espositivo sarà il catalogo edito da Skira, che contiene una ricca conversazione tra Arnaldo Pomodoro e Ada Masoero, un testo critico di Giorgio Zanchetti e un’ ampia bibliografia.
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