Presagi smentiti
Spesso, sono le ipotesi peggiori che si avverano, ma di solito senza preavviso, come le catastrofi naturali. Quando sono state a lungo annunciate, temute, ampiamente accettate come certe, poi si sgonfiano come bolle di sapone. È accaduto con le previsioni apocalittiche formulate per gli esiti dei referendum in Gran Bretagna e in Italia. In ambedue i casi, i mercati non si sono inabissati, l’euro non è caduto, insomma il sole ha continuato a sorgere.
Perché? Un’inchiesta de La Repubblica si pone la domanda e cerca di rispondervi con motivi abbastanza logici. Io credo che tutto sommato le ragioni siano semplici: la razza umana, nell’insieme, è talvolta più saggia degli analisti politici ed economici e in fondo più ottimista dei “catastrofisti” di professione. Nel primo caso, l’Europa si è mostrata più forte e paziente di quanto si temesse. Per quanto tempo ancora, non lo so, spero che la saggezza e la volontà di andare avanti siano sempre più forti della volontà distruttiva, della voglia, che alle volte prende ognuno di noi, di mandare tutto all’aria. Nel secondo caso, quello italiano, hanno retto le c.d.” Istituzioni”. Il Presidente della Repubblica si è mosso con celerità, saggezza ed efficacia, non favorendo in alcun modo la corsa allo sfascio. Il PD e i suoi alleati di maggioranza hanno mostrato senso di responsabilità. Avrebbero potuto dire al composito mosaico del “no”: avete voluto la biciletta? E ora pedalate. Sbrogliatevela da soli. Invece si sono fatti carico del governo in un momento di transizione, sicuramente difficile, nel quale la posizione più comoda è quella della critica e dell’opposizione a tutto campo.
Il risultato non è esaltante, ma è sufficiente. La personalità scelta per dirigere l’esecutivo non è di quelle che suscitano conflitti e contro cui la gente scende in piazza. La composizione del Governo è corretta, nella misura in cui tiene conto delle varie correnti in seno alla maggioranza. Tutt’al più, Maria Elena Boschi, che ha sbagliato tutto, proprio tutto, avrebbe dovuto sentire il bisogno di restare fuori.
Ma insomma, abbiamo dato a noi stessi e al mondo la dimostrazione di saper mettere in piedi, in una situazione turbolenta, in una decina di giorni, un governo rispettabile. Questo risolve i nostri problemi? Per carità! Ma è comunque qualcosa.
Buon Natale!
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