Il sorpasso di Grillo sul PD
Nessun arretramento per Grillo, anzi, il 2017 inizia all’insegna del sorpasso del Movimento 5 Stelle sul PD. Il primo sondaggio dell’anno sembra confermare l’andamento dell’opinione degli elettori degli ultimi mesi che danno il movimento di Beppe grillo circa al 31%, sorpassando il Partito Democratico di quasi un punto percentuale.
Vero è che non sempre il dato può risultare realistico perché molte delle opinioni si consolidano durante la campagna elettorale, che spesso ci ha abituati a ribaltoni quasi insperati, ma questo dato fa riflettere i partiti tradizionali soprattutto in fase di revisione della legge elettorale.
Grillo sembra non essere stato toccato dai ripetuti scandali che stanno quotidianamente interessando Roma e la sua giunta penta stellata. Neanche il caos del cambio dell’eurogruppo e il ricorso sulle modifiche statutarie da parte di alcuni militanti hanno causato effetti negativi. Il fenomeno 5 stelle, nonostante tutto, continua a macinare consenso tra gli italiani che però rende ancora più complessa la gestione dirigistica del movimento.
La scomparsa di Casaleggio, come già scritto, ha portato il partito ad un riassetto che ha creato non pochi scossoni, con la necessità di un intervento diretto di Grillo che ha dovuto riprendere le redini della carovana prima che ci fosse un vero e proprio attacco alla diligenza.
Dal canto loro, i partiti tradizionali sono oggi troppo occupati a decidere come e con chi stringere alleanze per riuscire ad arginare questo fenomeno che sembra non riscontrare crisi. Grillo sa però che gestire questo successo deve mantenere serrate le fila del movimento, senza scandali e defezioni, ma soprattutto deve preparare una squadra che possa gestire una eventuale vittoria elettorale.
Nella contrattazione per la riscrittura della legge elettorale i penta stellati molto probabilmente non ricopriranno un ruolo fondamentale e non siederanno al tavolo della contrattazione. La decisione che subiranno sarà anche fondamentale per definire il perimetro di gioco ed eventualmente agire per riuscire a conquistare la maggioranza relativa e obbligare gli altri partiti finalmente a sedersi ad un tavolo in cui 5 stelle farà da capofila.
Il sorpasso sul PD fa riflettere anche i vertici di via del Nazareno, troppo impegnati a capire chi li guiderà e soprattutto come. Incidenti di percorso questi che stanno producendo un arretramento nei sondaggi, non solo a favore dei 5 Stelle ma anche di un “centrodestra” ideale che potenzialmente unito avrebbe di che competere con i propri avversari.
Se Grillo riuscisse nel difficile obiettivo di mantenere, probabilmente fino al 2018 stando alle ultime indiscrezioni, unito e compatto il Movimento, una legge elettorale antigrillina potrebbe non bastare a ridurre il rischio Governo 5 Stelle. Sicuramente sarà necessario lavorare sul gruppo, perfezionare le modalità di consultazione della base e governare la questione romana. In un anno di politica ancora molte cose potrebbero cambiare e gli scenari potrebbero essere totalmente capovolti.
È probabile che la spinta grillina si indebolisca con il passare del tempo ma oggi in Italia, nulla sembra ormai impossibile.
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