La notte degli Oscar parla anche italiano

Presente anche l’Italia alla Notte degli Oscar condotta da Jimmy Kimmel, al Dolby Theatre di Los Angeles, il 26 febbraio. Troviamo nella sezione Miglior Documentario, Fuocoammare di Gianfranco Rosi, un lavoro che a suo tempo non ci convinse molto, ma che resta importante perché porta l’attenzione del pubblico sul problema immigrazione.

Tutto il resto è La La Land del trentaduenne Damien Chazelle, verrebbe da dire, nominato a ben 14 Oscar, con la sua interprete principale, Emma Stone, candidata Miglior Attrice. Il record di Titanic ed Eva contro Eva è eguagliato, per un lavoro che riporta al vecchio musical e conduce ad affrontare un viaggio nel cinema del passato attraverso suggestive sonorità jazz. Il giovanissimo autore – salvo sorprese – dovrebbe aggiudicarsi il premio come miglior regista. Altri film candidati, ma con minori possibilità di successo, sono Moonlight di Barry Jenkins e Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan. Non dimentichiamo Pablo Larrain con il suo Jackie, che qualche possibilità continua ad averla, anche se non per la miglior regia.

Grandi film di animazione in concorso. Tra questi facciamo il tifo per il poetico La mia vita da Zucchina che per tematiche affrontate e tecnica sopraffina merita un premio nel suo settore. Molti i film di animazione importanti, candidati al premio più prestigioso, come Zootropolis, il giapponese Your Name, Oceania, La tartaruga rossa, opere per niente disprezzabili.  Tutto ciò dimostra la grande vitalità di un cinema di animazione che ancora riesca a produrre storie capaci di conquistare non un pubblico di bambini ma anche adolescenti e adulti.

Nel gruppo dei concorrenti al premio più ambito troviamo un redivivo Mel Gibson con Hacksaw Ridge, che non ha molte possibilità di vittoria, ma per il regista-attore è importante tornare alla ribalta della prestigiosa notte del cinema. Citiamo Denis Villeneuve (Arrival) come possibile sorprese, pure lui come tutti gli altri registi – salvo Gibson – alla prima nomination. Come Miglior film straniero molte possibilità per il film iraniano Il cliente, ma non sottovaluterei il tedesco Vi presento Toni Erdmann.

Noi, intanto, sosteniamo Gianfranco Rosi, anche se il suo lavoro documentaristico ci ha deluso per una totale mancanza di cuore e di partecipazione emotiva, ma forse era proprio quello che l’autore voleva fare. Per il cinema italiano – e per Rai Cinema che ha prodotto – sarebbe una vittoria importante e una notevole iniezione di fiducia.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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