Cammino della Magna Grecia, Lettera Aperta al Ministro Franceschini

[Riceviamo da Energie dal Sud-radicimemoriarinascita con preghiera di pubblicazione questa Lettera Aperta al Ministro dei Beni Culturali, dell’Ambiente e del Turismo On. Dario Franceschini – NdR]

“Il progetto politico per l’inserimento del Cammino della Magna Grecia nella lista dei Cammini d’Italia e nella lista Unesco a “Patrimonio dell’Umanità”, elaborato dalle cittadine del “Gruppo di scrittura 2006 in Crotone”, al quale si è dato il nome di Energie dal Sud/radicimemoriarinascita, diffuso tramite gli organi d’informazione, i social networks e iniziative pubbliche, è stato anche oggetto del convegno “I Cammini della Magna Grecia fra filosofia-archeologia-antropologia-territorio-tradizioni ed arte, organizzato dall’Associazione Eleonora Pimentel e dall’Istituto Italiano Studi Filosofici di Napoli, che si è svolto nella città partenopea lo scorso 17 marzo, con interessamento, tra gli altri, di Istituzioni delle Regioni Campania e Calabria, Fai, soprintendenze, studiose e studiosi. Per il Gruppo di scrittura, hanno relazionato la maestra del corso Maria Ester Mastrogiovanni e Antonella Cosentino, vicesindaco di Crotone che sta lavorando sui gemellaggi dei Comuni della costa jonica; mentre l’archeologa Silvana Iannelli e Loredana Marzullo (in rappresentanza dell’Associazione Gutenberg) sono intervenute come aderenti al progetto Energie dal Sud/radicimemoriarinascita.

Anche la Regione Calabria, dopo l’adesione del Presidente Mario Oliverio, ha in agenda una serie di interventi per i siti della Magna Grecia e per i Cammini. Di fatto ha partecipato ad una misura del Ministero dei Beni culturali per la valorizzazione dei Cammini già esistenti in Calabria. Energie dal Sud/radicimemoriarinascita prevede il coinvolgimento del Ministero dei Beni Culturali. Pertanto, il Gruppo di scrittura, attraverso Assunta di Cunzolo, chiede pubblicamente l’adesione del Ministro Franceschini.

ci rivolgiamo a Lei, Signor Ministro, che tanto si adopera  a rendere fruibile e produttivo l’enorme patrimonio culturale e paesaggistico italiano per uno sviluppo del nostro Paese fondato sulle sue peculiarità: la memoria storica e archeologica, le bellezze artistiche e naturali, le tradizioni enogastronomiche e culturali, l’ospitalità nel rispetto di differenti usi e costumi.

Il Cammino della Magna Grecia, unico al mondo, è solo qui, nel Sud Italia, e percorre l’intera costa campana e la costa jonica da Reggio Calabria a Taranto; interessa 4 Regioni del Sud Italia e numerosi siti archeologici attraversati dalla ferrovia e dalla strada, che percorrono il litorale e fiancheggiano, dalla parte opposta, paesaggi collinari e montani ricchi di testimonianze -ancora visibili malgrado incuria e ignoranza- dalla preistoria alle diverse dominazioni insediatesi in varie epoche nei nostri territori. I reperti – quelli ritrovati e schedati- sono affidati a musei disseminati lungo la costa o nei paesi collinari, oppure, per la maggior parte, al Museo Archeologico di Napoli e al Museo Archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria, unici al modo nella ricchezza e pregio dei tesori conservati. 

Il Cammino della Magna Grecia può essere percorso a piedi o in bici, ma anche attraverso la ferrovia o via mare con treni e traghetti per i pendolari oppure con treni storici e navi per ‘Crociere della Magna Grecia’. Immagini ora, Signor Ministro, i cammini che, dai siti costieri della Magna Grecia, si snodano poi verso l’interno collinare o montano, ricchi di paesaggi e memorie storiche, alla scoperta di tradizioni gastronomiche di antica eccellenza; immagini le opportunità lavorative date da recupero e ristrutturazioni; immagini lo sviluppo dei  centri di ricerca e Università del Sud conseguente alla valorizzazione dei siti; immagini l’ampliamento dei nostri Musei di Napoli e di Reggio Calabria affinché possano finalmente esporre anche i tesori abbandonati in fatiscenti scantinati e sottratti per allestire altrove poli museali avulsi dalla storia che raccontano; immagini la sistemazione del nostro immenso  patrimonio librario -spesso lasciato all’incuria e dimenticanza- in locali idonei alla riqualificazione delle nostre Biblioteche di pregio; immagini un turismo culturalmente ed economicamente attrezzato, in grado di generare ricchezza e lavoro anche di qualità.

Immagini  i nostri giovani non più costretti ad emigrare…:  un sogno per me, Signor Ministro, un progetto politico per Lei che può realizzare il sogno!

Il movimento condivide il Suo progetto per l’Italia tant’è che si denomina: Energie dal Sud/radicimemoriarinascita. E, proprio partendo dalle peculiarità del nostro territorio – il Sud Italia – auspichiamo una rinascita fondata sul recupero della memoria delle nostre radici, tanto profonde quanto il tempo della storia dell’Occidente intero.

Il Suo progetto per l’Italia, Signor Ministro, è il nostro progetto per il Sud Italia, non alternativo ma integrativo perché, come il Governo, di cui è parte, dice: “L’Italia non si sviluppa se il suo Sud non parte”. E il Sud può partire, senza demagogie nè retorica, solo da quello che è suo e ha, materialmente e culturalmente. Noi del Mezzogiorno d’Italia abbiamo da sempre la necessità di essere governati con equità e rispetto, e con un progetto politico che non estirpi le nostre nobili radici ma le alimenti per restituirci dignità perdute e orgoglio per la storia e la cultura su cui si fondò l’Occidente intero, da Parmenide e Zenone di Elea a Pitagora e la sua Scuola di Crotone e Metaponto, alla democrazia che a Locri gettò il primo seme.

Carlo Levi in ‘Cristo si è fermato a Eboli’, descrivendo il nostro Sud afferma: “Per i contadini lo Stato è più lontano del Cielo perché sta sempre dall’altra parte”. Noi abbiamo motivo di credere – anche per le numerose e prestigiose adesioni già ricevute dal progetto e qui allegate – che, se Lei – lo Stato – accoglie la nostra proposta e la realizza con la sensibilità culturale già dimostrata, allora quel Popolo di cui parlava Levi si sentirà, finalmente, anch’Egli accolto nell’abbraccio comune della Nazione Italia”. (Gruppo Scrittura 2006 In Crotone)”

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