Olanda, speranza per l’Europa

Le elezioni olandesi hanno portato una ventata fresca in Europa, e possiamo dire anche di ottimismo e fiducia nel futuro della UE. Quale miglior viatico per festeggiare la ricorrenza del Trattato di Roma? Per una volta non possiamo che plaudire gli errori dei sondaggisti.

L’estrema destra xenofoba ed anti-europeista di Geert Wilders ha aumentato i voti, ha conquistato 5 seggi in più portandosi a quota 20, ma non ha sfondato come invece ci si aspettava. La sorpresa invece è venuta dai verdi del Groen Links, che hanno addirittura quadruplicato i voti, il partito di sinistra guidato da Jesse Klaver ha aumentato a 16 seggi la sua quota. Si conferma il liberale ed attuale Primo ministro, Mark Rutte, pure in discesa (33 seggi per il suo VVD). I democristiani del CDA e i socialdemocratici Democratici 66 arrivano entrambi a 19 seggi. Crollano invece i laburisti del Pvda con solo 9 seggi (persi 29). Resta adesso da definire il quadro di Governo, i quattro partiti di centro-destra, a seguito del sistema proporzionale in vigore nei Paesi Bassi, portano 76 voti su 150 in Parlamento, quindi appena 1 più della maggioranza. Resta da vedere cosa farà la sinistra uscita a pezzi da questa tornata elettorale.

A favore del Premier uscente ha giocato la grande mobilitazione elettorale che ha fatto registrare un aumento del 7% dei votanti arrivando a quota 80%, ricordiamo che si parla della ‘Camera Bassa degli Stati Generali d’Olanda’, che è il Parlamento eletto a suffragio universale, mentre il Senato è composto dai rappresentanti delle  province. Ha pagato in termini di consenso anche la ferma posizione che Rutte ha tenuto nei confronti dell’arrogante politica di Erdogan. Questi, indispettito dal risultato delle elezioni, ha mandato a dire al premier olandese “Puoi aver concluso le elezioni come primo partito, ma devi sapere che hai perso un amico come la Turchia“.

Significativo il tweet con cui Guy Verhofstadt ha commentato i risultati, “L’Olanda rimane liberale e pro-europea. Roccaforte! Grande! Il Vvd di gran lunga primo, D66 guadagnano molto. I partiti pro-europei in crescita”. A questo si è aggiunto il commento del presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber “Il serio approccio dei partiti di centro destra e del CDA è stato ricompensato. Questa è una buona notizia per tutte le forze politiche centriste e per l’Europa. Questo dimostra che la chiarezza e la netta demarcazione dai radicalismi è il giusto cammino. Il risultato elettorale in Olanda è il vero smacco per tutti gli anti europeisti.”.  Di ben altro tenore il commento della sinistra laburista del PVDA, la cui leader Sharon Dijksma, ha dichiarato “Un colpo durissimo, un graffio sulla nostra anima. È veramente troppo presto per dire qualcosa. Evidentemente non siamo stati capaci di convincere gli elettori con le nostre politiche sociali ed i nostri programmi.”.

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