La Triennale di Roma

Roma – La città eterna scenario preferito di film e romanzi, meta privilegiata dai turisti per la densa concentrazione di opere presenti, sarà la sede della terza edizione della Esposizione Triennale di Roma. L’Esposizione, iniziata il 26 marzo scorso, è ubicata presso tre sedi strategiche di Roma: il Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, Palazzo Velli Expo e Fondazione Venanzo Crocetti.

Il titolo di questa Triennale è Aeterna, ma non si riferisce all’eterna bellezza della Capitale, il tema ha un altro significato, più terreno e meno romantico, legato ad anni di esperienze dolorose susseguitesi dalla fine dell’Ottocento e protrattesi con la crisi dei valori che ha colpito la società ai giorni nostri.

Aeterna, che si concluderà il 22 aprile prossimo, ruota intorno al potere delle arti di comunicare in modo diretto con il pubblico senza schermi, in grado di rappresentare la memoria di una società in eterno; questo tema infatti si pone lo scopo di far riflettere sull’evoluzione sociale di questi anni che ha portato l’uomo ad isolarsi, a non riconoscersi più in una comunità, nella società, in ideali, ma solo in se stesso.

La riflessione proposta da questa Triennale si basa sulla contraddizione creata dal dilagante uso dei mezzi di comunicazione; apparentemente siamo tutti connessi e sintonizzati gli uni con gli altri, ma in concreto siamo ognuno dietro il proprio schermo, si interagisce solo attraverso l’ausilio del pc o dello smartphone, chiusi nel proprio isolamento e lontani dal comprendere e comunicare il linguaggio dei sentimenti.

Aeterna contrappone l’effimero all’eterno e nel mezzo ci sono 253 opere di 235 artisti, selezionati dal curatore Gianni Dunil, che tentano di sopperire a questa incomunicabilità attraverso la sua rappresentazione; artisti come la giovane Vittoria Malagò interessata ai delicati soffioni, che spargono i semi del Tarassaco spinti dalla forza del vento, raffigurazione dell’effimero.

Tra gli artisti in mostra ci sono molti nomi noti, Pier Domenico Magri, Sabrina Bertolelli, Aldo Basili e Roberto Miniati, che hanno già partecipato alla Biennale di Venezia, ci sarà anche un settore che affronterà la relazione tra arte e moda attraverso l’esposizione di fotografie relative alla ultima collezione della stilista di alta moda, la principessa Giacinta Ruspoli.

Questa Triennale, nata sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e promossa dalla società Start, con la gestione e l’organizzazione del Gruppo Arthemisia, ha introdotto un interessante appuntamento con la letteratura, che rientra nel progetto Triennale libri, una novità assoluta di questa edizione.

The Italian dream: wine, heritage, soul di Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli e della fotografa Aline Coquelle, un racconto fotografico dedicato alle eccellenze italiane nel mondo che ha inaugurato l’edizione il 25 marzo scorso.

Tra i prossimi appuntamenti si segnalano, il 3 aprile, l’incontro con Alberto di Fabio autore di Nei cieli della mente, che sarà introdotto da Claudio Strinati e promosso da ShowEventi di Leopoldo Chizoniti e, l’8 aprile, la presentazione del volume Paradiso Occidente di Stefano Zecchi, promossa dall’associazione M.Arte.

Le opere come sempre saranno sottoposte a valutazione da parte di una giuria, che quest’anno sarà presieduta da Jas Gawronski, Gianni Lattanzio e Stefania Pieralice, la premiazione si svolgerà il 3 aprile presso la Sala Verdi del Vittoriano.

Presso il bookshop del Vittoriano sarà possibile reperire il catalogo dedicato alla Triennale, dove sono raccolte le fotografie delle opere esposte, introdotte da Vittorio Sgarbi e Gianni Dunil.

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