Magia d’Oriente tra trame e dipinti

Venezia, la città che per anni è stata il centro di scambi commerciali con l’Oriente, torna ad essere protagonista, fino al 23 Luglio prossimo, di una importante esposizione di tappeti provenienti dalla collezione Zaleski e dipinti rinascimentali. Serenissime Trame, questo il titolo della mostra ospitata presso il polo museale della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ D’Oro, espone una selezione di 26 raffinati e antichi tappeti appartenenti alla più vasta collezione di Romain Zaleski (costituita da 1.325 esemplari antichi), questi sono accompagnati da altrettanti di pinti raffiguranti tappeti.

L’esposizione, organizzata dal Polo museale del Veneto e curata da Claudia Cremonini, Moshe Tabibnia e Giovanni Valagussa, ci introduce in un mondo dell’arte prezioso ma spesso elitario, infatti sono pochi quelli che hanno una vera passione e ampie conoscenze in merito all’arte tessile e decorativa. La mostra ci aiuta ad esplorare da vicino la natura di questa passione e la sua diffusione nel tempo, i dipinti che affiancano queste meravigliose trame, infatti, sono uno specchio della società, della cultura e della simbologia del Rinascimento Europeo.

Questi tappeti sono alcune delle più apprezzate tipologie di manufatti giunti a Venezia, attraverso le rotte commerciali, dall’Anatolia, dall’Egitto, dalla Persia, dal Caucaso, dall’India e dalla Siria, per ornare le sale dei più importanti personaggi del panorama politico e sociale dell’epoca. I dipinti esposti, non solo aiutano a comprendere quali furono le aree di maggiore diffusione dei tappeti, ma sono un importante e prezioso supporto nel catalogare la tipologia di trama e la conseguente provenienza del manufatto.

La precisione e cura con cui gli artisti hanno riprodotto le trame di questi preziosi tessuti hanno portato gli studiosi a riconoscere varie tipologie di lavorazione, tra quelli più antichi provenienti dall’Anatolia degli intrecci geometrici di tipo Ghirlandaio e il tipo Holbein, presente in mostra con tre diverse versioni. Riconducibili alla metà del Quattrocento, invece, sono quelli che riportano il tipico disegno arabescato e floreale, probabilmente originario della Persia, come i Lotto in tre stili di arabeschi, i Tintoretto con motivi arabescati e Bellini dai tipici disegni a nicchia con una caratteristica rientranza alla base.

Presente in mostra anche la Nascita della Vergine dipinta da Carpaccio, nel quale è stato individuato un tappeto dai motivi tipi degli arabeschi persiani, e per questo è stato affiancato da due tappeti appartenenti alla stessa famiglia; nella collezione Zaleski sono presenti anche dei tappeti in seta persiani arabescati con motivi a fogliame e motivi a fogliame e animali, che documenti rinvenuti in diversi archivi provano la loro presenza a Venezia.

Lungo il percorso espositivo sono stati inseriti anche tre esemplari provenienti dalla collezione Franchetti (composta da un nucleo di 14 tappeti), che prima di essere esposti al pubblico sono stati restaurati da Luisa Belleri nel Laboratorio di restauro arazzi e tessili antichi di Open Care-Servizi per l’Arte, con il generoso contributo della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, della Galleria Moshe Tabibnia e di Open Care stessa. L’intervento rientra nella serie di atti intrapresi dal Polo Museale per lo studio e la valorizzazione dei manufatti tessili custoditi nei depositi, che saranno sottoposti ad una più accurata analisi e indagine diagnostica al fine di facilitarne la conservazione.

L’organizzazione, per meglio avvicinare il pubblico a questi prodotti dell’arte tessile, ha inserito un video racconto, di circa 10 minuti, dove la voce narrante di Luciano Bertoli sulle sonorità elaborate da Pierangelo Taboni, sotto la direzione di Wladimir Zaleski, espone la storia di un tappeto vista e raccontata dal punto di vista particolareggiato del tappeto stesso.

Dipinti, trame e tessuti sono stanti anche inseriti in due cataloghi editi dal Marsilio Editore, in inglese e in italiano, che attraverso i saggi di Giovanni Curatola, Claudia Cremonini, Moshe Tabibnia, Giovanni Valagussa, ci immergono ancora una volta del prezioso ed affascinante mondo dei tappeti.

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