La sbandata (Film, 1974)

Dopo Malizia (1973) e Peccato veniale (1974), Salvatore Samperi gira La sbandata (1974), ma deve comparire soltanto come supervisore-sceneggiatore, quindi fa firmare la pellicola al suo aiuto, il documentarista Alfredo Malfatti, che risulta autore in carriera di un solo film a soggetto. Eleonora Giorgi, su Nocturno, afferma: “Il film fu diretto da Samperi. Alfredo Malfatti era il suo aiuto regista che però era costretto a firmare il film, perché Samperi era sotto contratto con Clementelli-Cinélite, mentre questo era un film Lombardo-Titanus”.

Grande cast con un protagonista esuberante come Domenico Modugno che firma anche un’ottima colonna sonora, ben coadiuvato da Pippo Franco. I due interpreti principali sono calati nella parte di due fratelli siciliani, il primo ha fatto fortuna lavorando sodo negli Stati Uniti come calzolaio, il secondo è un pastore zotico di Acireale che non ha neppure il bagno in casa. Ottimo il cast femminile, dalla giovanissima Eleonora Giorgi – 21 anni, come il personaggio di Mariuccia, la nipotina che affascina lo zio – alla più matura (ma non troppo) Luciana Paluzzi (cognata altrettanto sensuale).

Samperi e Jemma sceneggiano il romanzo Il volantino di Pietro Buttitta, perfettamente nelle corde di un autore che aveva girato simili storie morbose (Grazie zia, Malizia…), lo stesso Samperi produce e presenta l’opera nei titoli di testa, come garanzia di qualità, vista la notorietà raggiunta. I temi del regista ci sono tutti, diametralmente opposti a Grazie zia ma in parte ricordano Malizia, perché l’attrazione sessuale è tra un maturo emigrato che torna a casa e una giovanissima nipote. La trama vede la famiglia del fratello ordire una tresca ai danni del ricco zio d’America per farsi comprare una casa più grande e convincerlo a regalare una dote alla figlia, promessa sposa a un meschino politico locale. Alla fine è proprio lo zio ad avere la meglio, si vendica del fratello e fa cornuto anche il politico, finendo per godersi le grazie sia della nipote che della cognata. Eleonora Giorgi è bella e provocante, risveglia fremiti erotici nel protagonista e scatena il voyeurismo del pubblico. Commedia sexy condita di elementi morbosi e di un’atmosfera incestuosa, resa meno torbida dal tono comico.

Film che comincia con alcune sequenze girate a New York per immortalare la partenza di Salvatore (Modugno), quindi l’azione si sposta ad Acireale, Taormina (Messina) e a Sant’Alfio (Catania), con molti interni teatrali, ma anche con una bella fotografia sicula curata da Di Giacomo. Tecnica di regia sopraffina, Samperi è un maestro della seduzione erotica, gira con eleganza sequenze che in mano ad altri cadrebbero nel torbido. Eleonora Giorgi è filmata con ben altra classe rispetto al coevo Appassionata (1974) di Gianluigi Calderone, un morboso dramma erotico che la vede protagonista insieme a Ornella Muti. Flashback onirici ci mostrano la seduzione erotica che la ragazzina produce nel maturo zio, la macchina da presa cattura immagini di gambe femminili, corpi intravisti da porte socchiuse e distesi su letti disfatti. L’erotismo c’è tutto, ma il regista sa quando è il momento di sfumare nel comico e nel farsesco.

Ben rappresentata la Sicilia tra profumo di zagara in fiore e musica in sottofondo a base di scacciapensieri. Forse troppo insistente la voce fuori campo che ci racconta a ogni sequenza i pensieri di Modugno e accompagna i suoi turbamenti erotici. Finale in piena bagarre durante il matrimonio tra Mariuccia e il politico che ci ricorda il tono da pochade di tutta la pellicola. Nella colonna sonora compare anche Fatti mandare dalla mamma, cantata da Gianni Morandi.

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Regia: Salvatore Samperi. Aiuto Regista: Alfredo Malfatti (direzione a lui attribuita). Soggetto: Pietro A. Buttitta (romanzo Il volantino), Salvatore Samperi. Sceneggiatura: Salvatore Samperi, Ottavio Jemma. Fotografia: Franco Di Giacomo. Montaggio: Sergio Montanari. Scenografia e Costumi: Ezio Altieri. Musiche: Domenico Modugno. Casa di Produzione: Mondial. Durata. 90’. Genere. Commedia Erotica. Interpreti: Domenico Modugno, Pippo Franco, Eleonora Giorgi (doppiata da Micaela Esdra), Luciana Paluzzi (doppiata da Rita Savagnone), Umberto Spadaro, Nino Musco, Franco Agostini, Gino Pernice, Renzo Rinaldi.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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