Siamo uomini o caporali?
Una volta la leva era obbligatoria; conosco storie di miei coetanei e oltre che hanno provato gli espedienti più fantasiosi per evitarla ma, avendo fallito e avendo passato tanti mesi ospiti dello Stato, hanno rimpianto a lungo che non fosse più obbligatoria per i loro figli.
Che vuol dire? Sicuramente era una grande scuola di rigore, rispetto, inquadrava le teste calde e aiutava i deboli a essere più forti. Forse, io non sono mai stata una fan. Però guardando i nostri giovani pieni di piercing mangiare kebab a cavalcioni di monumenti oppure parcheggiare con quelle mini car sui binari del tram mi viene da rivalutare le mie convinzioni.
E non sono la sola se l’argomento è stato ripreso in Svezia ma anche in Francia dove, alle ultime presidenziale anche il neo presidente della Repubblica Emmanuel Macron ne ha parlato.
Oggi, questo dibattito viene riproposto in Italia dal ministro della Difesa che, a margine della sfilata degli Alpini a Treviso, ha ipotizzato appunto l’estensione del servizio civile. Una servizio, ha specificato, “non più solo nelle forze armate ma con un servizio civile che divenga allargato a tutti”.
Da un lato – ha spiegato la Pinotti in un’intervista – per le missioni internazionali il Paese ha bisogno di militari professionalmente preparati e qui si parla di militari di carriera; ciononostante si pensa di proporre ai giovani un servizio civile , non solo militare, per dare loro un’opportunità di lavorare nel sociale . Dopo queste parole è partita la bufala ripresa da vari quotidiani, del ripristino della leva obbligatoria.
Comunque la si pensi, credo che tutti noi abbiamo sotto gli occhi la peggio gioventù e la maleducazione che avanza. Sicuramente non può essere un servizio militare obbligatorio a fare il miracolo; la pianta cresce in terra e il terreno, ovvero la famiglia, dovrebbe essere per prima cosa un buon terreno fertile. E poi la scuola, altra nota dolente; non si investe nella scuola, i docenti tutti dovrebbero essere pagati come certi inutili sottosegretari per la responsabilità che hanno, invece niente. Ma forse a qualcuno dei nostri governanti verrà qualche idea geniale.
Non ci resta che sperare, sognando parate militari alla Kim.
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