Berlusconi, una mossa vincente
Ancora una volta Berlusconi è risorto. Il leader azzurro è riuscito con un’abile mossa a ritornare prepotentemente protagonista della scena politica lanciando nello stagno un sasso capace finalmente di scuotere dal torpore le acque della legge elettorale.
Quando la settimana scorsa, con un intervista a Il Messaggero, ha lanciato la proposta di una legge che ricalcasse il modello elettorale tedesco, è riuscito nell’incredibile risultato di mettere subito tutte le principali forze politiche d’accordo, dando oltretutto il via libera all’ipotesi del voto anticipato.
D’altronde, in Parlamento nessuno aveva il coraggio di ammettere che non si sarebbe potuti arrivare a trovare una quadra su un probabile premio di maggioranza perché la l’ormai conclamata frammentazione politica non permetterebbe nessuno di raggiungere il quorum. Così serviva qualcuno che lanciasse l’ipotesi del proporzionale puro che rimanderebbe a dopo il voto lo schema delle alleanze risolvendo non pochi problemi di consenso.
Dal canto suo Berlusconi sapeva che l’unico modo per tornare a contare sulla scena politica senza dover svolgere una sfiancante campagna elettorale (fisicamente insostenibile dal Cavaliere) era quella di offrire a Renzi il voto anticipato con la clausola, appunto, del proporzionale puro. L’occasione è stata subito colta dal Segretario democratico che, nonostante non si fidi del tutto dell’ex Premier, sa benissimo che è l’unico con il quale è possibile trattare e eventualmente costruire un governo di larghe intese.
Questo sistema leva dall’empasse sia Berlusconi che così non è costretto a stringere scomode alleanze a destra sia gli altri partiti che vorrebbero finalizzare i sondaggi elettorali e tornare a contare maggiormente nei giochi delle alleanze.
Ma da Arcore hanno proprio pensato a tutto. La soglia del 5%, che di certo non tocca i grandi partiti, metterebbe in un angolo il “traditore” Alfano che con una soglia simile si troverebbe completamente fuori dai giochi. Soglia sostenuta anche da Renzi che così arginerebbe i fuoriusciti del PD che potrebbero essere costretti ad una resa politica non indifferente. Insomma ancora una volta il leader Azzurro è riuscito con abile mossa a mettere tutti d’accordo e a sbrogliare una situazione che avrebbe un pesante impatto anche sugli equilibri economici del nostro Paese.
Sicuramente Berlusconi cercherà di mostrare tutto il proprio peso il giorno dopo le elezioni , mettendo all’angolo la Lega salviniana destinata a trasformarsi nell’antagonista di destra di Grillo, e trascinando il PD verso il centro in una possibile alleanza di governo di area moderata.
Se, come sembra, i tempi dovessero subire una accelerata, il nuovo testo potrebbe essere approvato entro luglio e nel frattempo Berlusconi, forte del proprio risultato, potrebbe ritornare a guidare nello scontro elettorale il partito da una posizione di rinnovata leadership, anche del centrodestra, governando alleanze e soprattutto togliendosi parecchi sassolini dalle scarpe.
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