Faccia d’ananas
È morto il generale Noriega. I più giovani forse nemmeno sanno chi è; eppure ha attirato su di sé l’attenzione del mondo quando alcuni anni fa era il padre padrone di Panama.
Negli anni ottanta era l’uomo forte del Paese; Generale, Capo dell’esercito e poi Presidente, con le mani in pasta a mille traffici, uno su tutti, la droga. Un fiume di denaro per lui e i suoi soci. Ma lui non tralasciava nulla; spremeva denaro ovunque: con i visti facili per i cubani, qualche favore qua e là, insomma dove c’era da guadagnare lui era sempre pronto.
Gli piacevano le donne e con le amanti allacciava relazioni alla luce del sole, veri fidanzamenti nonostante fosse sposato. E pare che non disdegnasse nemmeno alcuni uomini. Insomma era un vero amante dei piaceri carnali.
Si dice che ordinò l’uccisione di tanti suoi oppositori e di uno in particolare, un medico, Hugo Spadafora di origine italiana. Il dottore commise un errore imperdonabile: cominciò a denunciare le collusioni tra Noriega e il narcotraffico, insomma cominciò a dire troppo. Un giorno, era il 1985, in viaggio dalla Costarica a Panama, scomparve. Il suo corpo decapitato fu ritrovato in seguito vicino ad un fiume. Torturato. La sua testa non fu mai più ritrovata. Si disse per molto tempo che Noriega la tenesse in un vaso di vetro in un luogo segreto. E con lui parlava, a volte. Perché Noriega era anche un appassionato di poteri magici, aveva un suo mago privato, insomma non disdegnava di conoscere il futuro con erbe o animali sgozzati. Comunque la testa di Spadafora non fu mai ritrovata.
La mattina del 20 dicembre 1989 il caro amico Bush diede l’ordine alle forze di terra, mare e aria degli Stati Uniti di attaccare Panama, liberarla dal dittatore Noriega per proteggere i tanti cittadini statunitensi che vivevano lì. Forse Faccia d’ananas, così soprannominato a causa del vaiolo che gli aveva butterato il volto, era diventato ingombrante. Dopo anni di “stipendi” da parte della CIA, così si diceva, non serviva più. Il suo amico Bush, di cui Noriega conservava con sé una foto, lo scaricava.
Fu estromesso dagli Stati Uniti e condannato per traffico di droga e per più di due decenni rimase dietro le sbarre USA con l’accusa di traffico di stupefacenti. È stato anche in prigione in Francia per riciclaggio di denaro, prima di essere estradato a Panama nel dicembre 2011. Il 29 maggio è morto. Un assassino in meno sulla terra.
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