Soluzioni fai da te
«A volte le soluzioni ci sono ma sono troppo semplici per essere prese in considerazione. Mi riferisco alla nostra politica; non c’è giorno che non esca qualche patata o patatina bollente. Va detto che i bersagli sono ghiotti e quindi sicuramente meritano tanta meticolosa attenzione.
E’ di questi giorni la storia su Matteo l’ultimo dei Boyscout e la sua gestione allegra della Provincia di Firenze. Sono spuntati fuori rimborsi spese – un pochino chiacchierati – dell’epoca in cui il ragazzo era presidente di quest’ultima. A parte che meriterebbe gli arresti solo per aver mangiato aragosta accompagnata da pepsi cola, ma non capisco come in Italia sia sempre sembrato normale approfittare.
Per ritornare all’inizio della riflessione, il problema è di molto ma molto semplice risoluzione: basta eliminare i rimborsi. Appena eletti tutti i componenti di una Provincia (ma non erano in estinzione?) o di una Regione dovrebbero portare ad una specie di Preside, magari una persona presa al momento e con un ruolo temporale, una specie di pagella della propria vita con tutto scritto: dal reddito alla condotta, dall’educazione fisica intesa in modo sessuale alla religione. Insomma il Preside dovrebbe avere una scheda completa come quella che una volta si chiedeva a chi voleva intraprendere la carriera di Ufficiale dei Carabinieri. Poi, una volta passato l’esame bisognerebbe dir loro che nessuna spesa è consentita, che la benzina se la pagano loro, che solo in caso di incontri istituzionali di altissimo livello avranno l’autista, che se vogliono offrire una cena in America se la pagheranno con la carta di credito personale.
Ma è così difficile? Lo so che sembra una riflessione qualunquista e che molti diranno che però la politica è anche relazioni, le relazioni sono anche spese e via dicendo. Allora rispondo in coro, meglio qualunquista che derubata. E poi vorrei proprio vedere l’aragosta e la pepsi dell’epoca quale clamoroso accordo commerciale bilaterale abbiano prodotto: forse uno scambio tra figurine? oppure la firma degli accordi per la pesca con la mosca in Russia? Anche le varie missioni all’estero di vari politici cosa hanno davvero portato a casa oltre alle foto su Twitter? Ecco ci vorrebbe una pagella anche in quel senso. Esempio: viaggio in Tagikistan, 8 contatti, 6 umani 2 pecore. Risultato: assaggiato nuovo tipo di pecorino.
Insomma, bisogna definitivamente tagliare questi costi, anche perché abbiamo riscontrato che spesso queste persone sono inadeguate a rappresentare l’Italia all’estero. Ho avuto un’esperienza personale anni fa a New York, incontrando il rappresentante della Regione Campania sul posto, che non parlava – non dico l’inglese – ma nemmeno un italiano comprensibile.
E allora che qualcuno si prenda questa briga. Ma senza perdere più tempo; anche perché a breve ci sarà ben poco da salvare. Chiudete la stalla prima che sia troppo tardi.»
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