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Incendi. Pd, Rampelli: difensori ambiente? hanno abolito Forestale – “E’ davvero sorprendente come i democrat riescano a utilizzare le parole per rifarsi una verginità sulla tutela dell’ambiente: parlano di desertificazione, si preoccupano dell’effetto serra, della siccità e dello scioglimento ghiacciai, si stracciano le vesti se Trump dispone la fuoriuscita degli Usa da Cop 21, l’ultimo protocollo firmato a Parigi per combattere i mutamenti climatici”. Lo dice il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli. A parole, sostiene Rampelli, “sono bravissimi. Ma poi non si capisce cosa abbiano fatto per prevenire i roghi che hanno bruciato in pochi mesi in Italia i 27mila ettari andati in fumo in tutto l’arco del 2016. Ah, già, qualcosa il Pd ha fatto, ha abolito il Corpo Forestale dello Stato”, conclude il capogruppo Fdi-An. (Dire)
Ambiente. Commissione europea, ecco iniziative per economie resilienti – La Commissione interviene per aiutare le regioni a costruire economie resilienti nell’era della globalizzazione. La globalizzazione ha portato enormi benefici alle economie del mondo meno sviluppate e molte opportunità agli europei. Tuttavia, mentre i vantaggi sono ben distribuiti, spesso così non è per i costi, come ha evidenziato il documento di riflessione della Commissione sulla gestione della globalizzazione. Per raccogliere la sfida della modernizzazione economica, l’Europa deve favorire l’emancipazione delle regioni e aiutarle a creare valore, integrando cioè l’innovazione, la digitalizzazione, la decarbonizzazione e lo sviluppo delle competenze delle persone. Oggi la Commissione propone un nuovo insieme di iniziative per aiutare ulteriormente le regioni europee a investire nei loro settori di nicchia competitivamente forti (“specializzazione intelligente”) e generare l’innovazione, la resilienza e la crescita necessarie. Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: “Per raccogliere i frutti della globalizzazione dobbiamo creare contesti favorevoli dove i progressi compiuti nel commercio e nella tecnologia possano concretizzarsi. Le strategie di investimento e di innovazione a gestione e proprietá locali sono fondamentali per affrontare questa sfida ed emancipare le nostre regioni”. La Commissaria per la Politica regionale Corina Creu ha affermato: “Siamo entrati nell’era ‘glocale’, come ha detto il Presidente Juncker, nella quale l’impatto delle sfide globali si fa sentire anzitutto a livello locale. Le nostre economie attraversano un momento di profondo cambiamento; un processo che non possiamo invertire. Possiamo invece aiutare le nostre regioni a dotarsi di strumenti adeguati a una crescita solida e duratura- ecco cosa fa la specializzazione intelligente”. Così in un comunicato la Commissione Europea. La specializzazione intelligente è stata introdotta nel 2014 in tutti i programmi di politica regionale e ha portato i risultati previsti. La Commissione intende prendere spunto da questa esperienza positiva con due progetti pilota: Sostegno mirato alle sfide specifiche che le regioni affrontano nella transizione industriale: su richiesta, alcune regioni possono lavorare in collaborazione con gruppi di esperti della Commissione per rafforzare la capacità d’innovazione, eliminare gli ostacoli agli investimenti, fornire ai cittadini le giuste competenze e prepararsi al cambiamento industriale e sociale, sulla base delle loro strategie di specializzazione; Partenariati interregionali in materia di innovazione sostenuti dai fondi dell’UE: ispirato al successo dell’iniziativa Vanguard, il progetto ha come obiettivo di individuare ed espandere progetti interregionali bancabili che possono creare catene del valore europee in settori prioritari come i big data, la bioeconomia, l’efficienza delle risorse, la mobilità interconnessa o la fabbricazione avanzata. Parallelamente la Commissione intensificherà gli sforzi per aiutare gli Stati membri ad affrontare le rimanenti strozzature che rallentano la crescita e creare un ambiente favorevole alle imprese. Sarà prestata particolare attenzione alla qualità e alla trasparenza della ricerca pubblica, alla cooperazione tra imprese e università e all’allineamento delle competenze disponibili a livello locale alle esigenze del mercato, il tutto con l’aiuto delle strutture di sostegno della Commissione. La Commissione cercherà anche di facilitare ulteriormente le sinergie e le combinazioni tra i vari programmi e strumenti UE di innovazione, crescita e competitività esistenti, continua la Commissione Europea. (Dire)
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