Incendi, quanto ci costano

Gli incendi che devastano boschi e campagne hanno un costo elevato per lo spegnimento e per la ricostituzione della vegetazione originaria. Costano all’ambiente, per la distruzione degli ecosistemi. Costano al paesaggio, che ne viene deturpato. E costano alla vita, perché immettono nell’atmosfera quantità enormi di CO2, ridicolizzando gli sforzi dei singoli cittadini e di interi Stati per ridurre le emissioni inquinanti e l’effetto serra. Quest’ultimo effetto è tra i meno considerati: perché gli incendi sono (ancora) eventi straordinari e non fenomeni strutturali, perché la CO2 che emettono è difficilmente quantificabile a causa della massa verde distrutta e quindi della CO2 liberata, ma anche perché meno funzionale alle politiche ‘ecocompatibili’ con le quali si influisce sui comportamenti dei cittadini-consumatori.

Stando ai valori immediatamente quantificabili, secondo il Coordinamento Forestazione dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari gli incendi costano circa 20 mila euro ad ettaro. Moltiplicati per i 75 mila ettari già andati in fumo nei primi sei mesi del 2017, si ha una stima di 1 miliardo e mezzo di danni. Per Coldiretti, saranno necessari 15 anni per ricostituire i luoghi nella loro integrità. Ma è il dato sulle emissioni quello che fa maggiormente riflettere.

Secondo le stime, e le differenti varietà vegetali presenti, un ettaro di vegetazione spontanea data alle fiamme può liberare nell’atmosfera una quantità molto varia di CO2. Secondo la Smith School of Enterprise and the Environment dell’Università di Oxford, che ha studiato la possibilità di imprigionare anidride carbonica attraverso la vegetazione, un ettaro di foresta può sequestrare circa 3,7 tonnellate di Co2 all’anno. Moltiplicato per gli anni di accrescimento della vegetazione, il dato può portare a decine e anche centinaia di tonnellate di CO2 imprigionate in un ettaro di foresta.  Ora, nei primi sei mesi del 2017 sono andati in fumo 75 mila ettari di vegetazione. Se si immagina una media, molto bassa, di quindici tonnellate di CO2 imprigionate per ettaro andato in fumo, si arriva a ben 1 milione e 125 mila tonnellate di CO2 liberate in atmosfera.

Ora viene da chiedersi: come è possibile che l’impegno di tanti per la riduzione delle emissioni inquinanti, impegno che avviene attraverso innumerevoli e costosi comportamenti virtuosi dall’utilizzo dell’energia alla scelta dei prodotti ecocompatibili, possa venire vanificato dalla azione criminale di pochi? Chi incendia i boschi offende ciascuno di noi ogni giorno. Teniamolo da conto.

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[NdR – L’autore cura un Blog dedicato ai temi trattati nei suoi articoli]

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