Bracciano, il lago
Mettiamo un lago, vicino ad una grande città. E mettiamo una società che gestisce le acque di questo lago. Poi mettiamo il Padre Eterno, per i credenti, e la pioggia desaparecida da mesi. Questi gli ingredienti primari. All’improvviso ci si rende conto che il lago, una delle risorse idriche della grande città, si sta abbassando in maniera preoccupante. Tanto è vero che gli abitanti di uno dei paeselli ridenti che vi si affacciano – anzi correggo, alcuni abitanti – si preoccupano.
E la preoccupazione è tale che anche altri abitanti del ridente paesello che non hanno mai messo piede al lago, anzi che se ne fregano sempre e comunque, diventano paladini del “nostro lago”.
Ricapitoliamo. C’è la siccità, dato di fatto inconfutabile. C’è un’azienda che, scusate non resisto, “fa acqua da tutte le parti”, tubature vecchie che disperdono il 40% dell’acqua e dall’altra parte cittadini assetati. Poi entra prepotente un altro attore: la sindaca della maltrattata città che tuona: i cittadini hanno sete. Mentre il governatore tuona anche lui: disastro ecologico. Ma niente. Nonostante il povero lago sia solo per il 4% riserva idrica della città, pare che la sete sia scongiurata solo grazie a lui.
A questo punto cosa avrete capito? Niente, proprio come noi. Intanto si ricorre e si fanno dichiarazioni tipo: in futuro mai più emergenze idriche, dice l’AD dell’azienda: “Ora è importante costruire un futuro migliore, per far sì che non ci si trovi più a vivere situazioni come quelle che stiamo affrontando in questi giorni sul fronte dell’emergenza idrica”.
Mi vengono le lacrime agli occhi. Ma per la rabbia, perché io ci vivo su questo bellissimo lago e soffro vedendo come l’incuria e l’incapacità di governare di tanti ci hanno portato a questo punto. A questo punto, visto che si sta per ricorrere alla Corte Europea per far terminare le captazioni, speriamo in loro. E nella pioggia.
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Un Commento
Bellissima e tragica cronaca di una TRAGEDIA !! Condivido ogni parola, rattristandomi di una realtà TUTTA ITALIANA ,del dover ricorrere e SPERARE nell’intervento “straniero” per salvaguardare una NOSTRA RICCHEZZA NATURALE!!