Il postino (Film, 1994)

Il postino di Michael Radford e Massimo Troisi è l’ultimo film interpretato da Troisi e al tempo stesso il lancio internazionale di Maria Grazia Cucinotta, che aveva debuttato con Viaggio d’amore (1990) di Ottavio Alessi. Un film tratto dal romanzo del cileno Antonio Skármeta, intitolato Ardiente paciencia, uscito in Italia come Il postino di Neruda, ispirato al periodo di esilio che il poeta trascorse in Italia.

Il film è girato nella splendida cornice dell’isola di Procida, perfetta per conservare una scenografia anni Cinquanta, tra pescatori, osterie sul mare, scogliere e spiagge deserte. Nella realtà Neruda fu ospite in Italia di Capri e Ischia, ma regista e sceneggiatori hanno preferito ambientare la narrazione nell’isola più selvaggia dell’Arcipelago Campano. Alcune sequenze insulari di ambienti marini e brulle colline bruciate dal sole, tra fichi d’india e agave spinosa, vengono girate anche a Pantelleria e a Salina. Stupenda la musica, che vince l’Oscar come miglior colonna sonora, ma il film si aggiudica diverse nomination e ottiene grandi incassi, sia in Italia che negli Stati Uniti.

Massimo Troisi interpreta il ruolo del postino innamorato, amico di Neruda, che usa i versi del poeta per conquistare la sua bella e alla fine si convince della bontà delle idee comuniste. La storia ha un andamento lento e poetico, la sceneggiatrice Anna Pavignano – con la collaborazione di Furio e Giacomo Scarpelli – dosa versi di Neruda tra i dialoghi e le parole del film senza strafare ma con notevole bravura. Fotografia magistrale di Franco Di Giacomo che immortala calette rocciose, spiagge deserte, salite in bicicletta del postino fino alla casa di Neruda e scogliere a strapiombo sul mare. Troisi muore dodici ore dopo la fine delle riprese, lascia al suo pubblico una sorta di testamento spirituale e artistico, un’opera magistrale, che giunge tre anni dopo il poco ispirato Pensavo fosse amore invece era un calesse (1991).

Il postino porta la firma del regista scozzese Michael Radford, ma in sede di post produzione viene aggiunto il nome di Troisi, perché l’attore aveva fortemente voluto il film, dopo aver letto il romanzo, girandolo fino ai suoi ultimi giorni. Straordinario il modo pacato e sommesso con cui viene narrata un’amicizia insolita, tra un poeta e un postino, tra un uomo colto e importante e un povero figlio di pescatori; non è da meno la storia d’amore tra il postino e la ragazza, descritta in modo poetico sin dalle prime sequenze, giocando a biliardino, con la ragazza che afferra la pallina tra i denti. Il leitmotiv della pallina metafora di un amore ritorna nelle ultime scene, quando Neruda approda di nuovo a Procida, vede Pablito, il figlio di Mario, che porta quel nome in suo onore, ma non l’amico, morto in uno sciopero, durante gli scontri con la polizia. Cinema e vita si confondono. Troisi non c’è più, come il suo personaggio, come il postino innamorato.

Capolavoro assoluto, da vedere senza mezzi termini. Forse una sola visione non basta. Benemerita La Nove, che l’ha inserito nel palinsesto estivo.

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Regia: Michael Radford, Massimo Troisi. Soggetto: Antonio Skármeta (Ardiente paciencia). Sceneggiatura: Anna Pavignano, Michael Radford, Furio Scarpelli, Giacomo Scarpelli, massimo Troisi. Fotografia: Franco Di Giacomo. Montaggio: Roberto Perpignani. Musiche: Francisco Canaro, Luís Enríquez Bacalov, Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco, Paolo Margheri. Produttore: Mario e Vittorio Cecchi Gori, Gaetano Daniele. Casa di Produzione. Esterno Mediterraneo Film, Cecchi Gori Group, Penta Film, Tiger Cinematografica. Paese di Produzione. Spagna,. Italia, Regno Unito. Genere: Drammatico. Durata: 108’. Interpreti: Massimo Troisi, Philippe Noiret (doppiato da Bruno Alessandro), Anna Bonaiuto, Maria Grazia Cucinotta, Linda Moretti, Renato Scarpa, Mariano Rigillo, Simona Caparrini, Michael Diana, Assunta Stacconi.

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 [NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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