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Terremoto Ischia: presidente geologi, manufatti fatiscenti – “Guardare in tv i danni e gli effetti del terremoto che ha colpito l’isola di Ischia, con le case sbriciolate ed i cumuli di macerie, lascia davvero sconcertati in considerazione della magnitudo del sisma, anche se rivista al rialzo dall’INGV e pari a 4.0. Alla bassa magnitudo ci saranno state sicuramente associate accelerazioni elevate, che hanno sprigionato grandi quantità di energia, ciò nonostante l’entità dei danni si può spiegare solo con la presenza di manufatti fatiscenti dal punto di vista strutturale e della qualità costruttiva, dove avranno contribuito negativamente anche le amplificazioni locali del sisma, i cosiddetti ‘effetti di sito’ per la natura dei terreni e la conformazione morfotopografica dei luoghi”. Lo afferma Francesco Peduto, Presidente del Consiglio nazionale dei geologi. “In ogni caso non si può continuare a morire per terremoti di questa natura, che in un altro paese civile avrebbero fatto solo ‘il solletico’ ai fabbricati”. “Quello che manca – prosegue – è la conoscenza del territorio, ci sono state anche iniziative politiche per rifinanziare la Carta Geologica (c’è un progetto, il CARG, che è iniziato nel 1988 e mai completato perchè sono stati tagliati i fondi) e per rifinanziare gli studi di microzonazione sismica, essenziali per capire il reale stato di pericolosità sismica di un luogo, ma queste iniziative si sono perse nelle paludi parlamentari”. (ANSA)
Borrelli, “case con materiali scadenti”. Procura indaga Pm Napoli su isola. Attesa relazione dei Vigili fuoco – Perché un terremoto di magnitudo 4.0 fa tanti danni? A questa domanda contribuirá a rispondere l’indagine già avviata dalla Procura di Napoli, a partire dalla relazione che stenderanno i vigili del fuoco e dalle analisi che potranno essere demandate ad altri esperti. Ma una prima risposta l’ha fornita Angelo Borrelli, da pochi giorni numero uno della Protezione civile: “C’è un discorso di specificità dell’isola d’Ischia che è in area vulcanica. Quello che però ho potuto vedere – ha detto al termine di una giornata di sopralluoghi e verifiche sul posto – è che molte costruzioni sono realizzate con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente: per questo alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati”. Secondo Borrelli il legame tra abusivismo e crolli, escluso dagli amministratori locali, può esistere: non è un legame necessario, perché “può esserci una costruzione abusiva fatta bene e una costruzione che rispetta le norme di legge fatta male”. “Bisogna vedere come sono realizzate”, come sono fatti gli edifici. Discorso che vale anche per la casa crollata che ha causato una vittima a Casamicciola e sotto la quale sono state recuperate sei persone, tra cui i tre fratellini. Al momento “non sappiamo se sia abusiva, lo verificheremo”, ha chiarito infatti Borrelli, pronto a fornire una relazione alla Procura se sarà richiesta. Due magistrati sono a Ischia per coordinare gli accertamenti preliminari nell’ambito dell’indagine su eventuali responsabilità per i danni provocati dal terremoto. Sono i sostituti Maria Teresa Orlando e Michele Caroppoli ai quali il procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo ha delegato il fascicolo nel quale, al momento, non sarebbero formulate ipotesi di reato. Quelle astrattamente possibili sono soprattutto due: disastro colposo oppure omicidio colposo plurimo, in riferimento alla morte delle due donne a Casamicciola. Gli inquirenti attendono di ricevere dai vigili del fuoco, che da ieri sera sono impegnati nelle operazioni di soccorso, una prima relazione. I rilievi tecnici serviranno a valutare lo stato delle costruzioni (la maggior parte dei crolli sono avvenuti nella parte alta del comune di Casamicciola) e l’eventuale mancata adozione delle norme antisismiche. Al vaglio degli inquirenti finiranno anche i casi di abusivismo edilizio, appunto, un fenomeno molto esteso nei decenni scorsi sull’isola, sui quali la procura partenopea ha condotto già numerose inchieste. In serata, nella sede della procura al Centro Direzionale, previsto incontro dei pm Orlando e Caroppoli con i vertici dell’ufficio (il procuratore Melillo e il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli) per fare il punto sulla situazione. I magistrati sono in contatto anche con i dirigenti della polizia e gli ufficiali dei carabinieri in servizio a Ischia. Solo una volta completati gli accertamenti preliminari, e di fronte a un quadro piú chiaro sulle eventuali responsabilità, si procederà all’apertura di un fascicolo, classificato al cosiddetto modello 21, ovvero contro persone note, oppure al modello 44 contro ignoti. (ANSA)
Licata, commissario dopo sfiducia sindaco antiabusivismo Urbanisti, continuare demolizioni. 500 le ordinanze, 67 eseguite – Quando il 9 agosto scorso il sindaco di Licata, Angelo Cambiano, è stato sfiduciato dal Consiglio comunale, il conto delle case abusive abbattute era di 67; ma la lista ne contiene circa 500, questo il numero delle costruzioni raggiunte da ordinanze di demolizione, quasi tutte rientranti nella fascia dei 150 metri dalla costa, dove vige il divieto di in edificabilità assoluta. Ma la cifra degli immobili non regolari – stando alle richieste presentate a seguito delle leggi di sanatoria dell’85, ’94 e 2003, ammontano a 10.500, secondo i dati di Legambiente, in una città che ha meno di 40 mila abitanti. E le domande di sanatoria non contemplano tutte le case edificate irregolarmente (che sarebbero 17 mila), ma solo quelle i cui proprietari hanno aderito alla richiesta di sanatoria. E’ questa la situazione che si troverà davanti il commissario straordinario del comune dell’Agrigentino, Maria Grazia Brandara, nominata oggi dal presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, mentre nel Paese si torna a puntare il dito contro l’abusivismo dopo i danni causati dal terremoto di Ischia avvenuto ieri sera. Il compito della donna che sostituirà il trentaseienne sindaco antiabusivismo – tornato a fare il professore di matematica dopo due anni al palazzo di città – non sarà semplice, anche perché su Brandara, attualmente commissario straordinario dell’Istituto per lo sviluppo delle attività produttive (Irsap), si concentra l’attenzione di pensa che uno stop alle demolizioni darebbe partita vinta agli abusivi, incoraggiando ulteriori massacri del territorio. Un paio d’ore dopo la nomina di Brandara, la sezione siciliana dell’Istituto nazionale di urbanistica (Inu), guidata dal professore dell’università di Catania Paolo La Greca, ha spedito una lettera al governatore Crocetta: “Il commissario – scrive – riceva il mandato specifico di proseguire l’azione amministrativa del sindaco Cambiano, continuando con le demolizioni. Il presidente faccia proprie le parole del ministro Graziano Delrio che nell’esprimere solidarietà a Cambiano ha affermato che le demolizioni sono l’unico strumento valido per combattere in modo efficace e definitivo l’abusivismo edilizio”. Cambiano (è tutt’ora sotto scorta) e subito l’incendio di due case della sua famiglia; ma era andato avanti fino a due settimane fa, quando 21 consiglieri comunali, uno in più della maggioranza dei due terzi richiesta, l’avevano mandato a casa. La mozione di sfiducia non faceva riferimento alle demolizioni ordinate dalla magistratura e fatte eseguire dal sindaco, ma puntava su scelte amministrative considerate sbagliate dai 16 firmatari dell’atto. “Il vero motivo lo sanno tutti qual è – aveva detto Cambiano, annunciando che avrebbe impugnato la decisione del Consiglio – Quello riportato nella mozione è una bugia”. E chiamò in causa il ministro Angelino Alfano, che dopo le ripetute minacce ricevute dal sindaco era andato a Licata a manifestargli solidarietà: “Lui ci ha messo la faccia, è vero, però i consiglieri comunali del suo partito hanno votato la sfiducia”. (ANSA)
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