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Incendi: da incubatori Trentino sviluppo arriva turbina startup EmiControls Trento – Non si arresta la morsa di incendi che sta attanagliando l’Italia: dalla Sicilia al Lazio, dall’Abruzzo alla Calabria fino in Toscana e Sardegna, le fiamme, alimentate dal grande caldo agostano stanno distruggendo ettari di vegetazione, uccidendo la fauna e talvolta mettendo in pericolo i centri abitati o costringendo a chiudere strade e autostrade. Per contrastare questo stato di calamità, EmiControls, start-up nata negli incubatori di Trentino Sviluppo, propone l’utilizzo della sua rivoluzionaria turbina antincendio che è già stata messa in funzione in Sardegna e Calabria per avviare la prima sperimentazione su vasti fronti di fuoco. La turbina viene montata su veicoli 4×4, sufficientemente maneggevoli e veloci per potersi muovere con facilità su territori impervi, è in grado di nebulizzare la poca acqua solitamente disponibile nei luoghi teatro di incendi, irradiando così sulle fiamme una nebbiolina che si rivela molto più efficace dei consueti strumenti di spegnimento utilizzati dai vigili del fuoco. In un test eseguito da EmiControls in Ungheria, infatti, sono stati bruciati 2400 litri di benzina su una superficie di 160 metri quadri: a parità di acqua, l’utilizzo della turbina ha permesso di abbassare quasi a zero l’emissione di calore generato dal combustibile (pari a 350 megawatt) in soli 20 secondi, a differenza dei 70 secondi richiesti per ottenere il medesimo effetto con la tradizionale manichetta. (Adnkronos)
Roghi su colline Firenze, mai così vicino alla città. Intossicati bimba e anziani ma no pericolo. Elicotteri al lavoro – Paura sulle colline di Firenze, dove un incendio si è sviluppato coinvolgendo, e sconvolgendo, alcune delle zone più esclusive e di valore paesaggistico a nord della città, non lontano dal grande ospedale di Careggi, che non ha risentito tuttavia della situazione. Le fiamme sono divampate in un oliveto ed in breve si sono estese alle aree verdi nei pressi di ville e casali che si trovano in quella che sembra aperta campagna, ma in realtà ad una manciata di minuti dal centro abitato: mai, anche una estate torrida e ‘generosa’ di incendi come questa, le fiamme erano arrivate a lambire così da vicino la città come accaduto oggi. Quello della collina di Careggi non è stato l’unico rogo sulle alture che circondano Firenze: fiamme anche nelle zone collinari di Settignano, alla immediata periferia est della città, e in quella esattamente all’opposto, di Pian dei Giullari, non lontano da Piazzale Michelangelo, la ‘terrazza’ sul centro storico meta quotidiana di migliaia di turisti. Ancora non sono chiare le cause dei roghi e sulle origini stanno investigando i carabinieri forestali, mentre in serata la situazione è stata messa sotto controllo, anche l’attività di bonifica, resa difficile dal vento, è destinata a durare diverse ore. Le fiamme sviluppatesi sulla collina di Careggi si sono presto estese nelle strade che si diramano dalla via Bolognese e si dirigono verso l’abitato, come via dei Massoni: una strada tra olivi e prati sulla quale si affacciano prestigiose ville. Nella zona anche un centro di prima accoglienza i cui ospiti, così come gli abitanti di alcune case, sono stati evacuati temporaneamente e a scopo precauzionale: il fuoco non ha comunque interessato gli edifici, a difesa dei quali i vigili del fuoco e gli uomini del servizio antincendi della Regione Toscana hanno creato un vero e proprio scudo. Il fumo denso che si è levato dalla zona ha anche costretto alcune persone a ricorrere all’assistenza del personale sanitario del 118 sul posto per verificare se avessero un principio di intossicazione: tra queste anche una bimba di 11 mesi e tre ottantenni. Altri anziani sono stati accompagnati al pronto soccorso. Tutti sono tuttavia in buone condizioni. Per avere ragione dell’incendio, che si è sviluppato in un perimetro che racchiude una quindicina di ettari, è stato necessario l’intervento di due elicotteri della flotta della Regione Toscana. Per consentire ai mezzi aerei di rifornirsi velocemente di acqua sono state allestite delle vasche di emergenza nel parcheggio del vicino ospedale pediatrico Meyer, la struttura che si trova nell’area della ‘cittadella della salute’ di Careggi. Il comune di Firenze ha attivato il Coc, il Centro operativo comunale della protezione civile, e lo stesso sindaco Dario Nardella con l’assessore all’ambiente Alessia Bettini, hanno raggiunto la zona per verificare la situazione. (ANSA)
Caccia. Bonelli (Cerdi): il silenzio di Galletti che non la ferma. – “Il silenzio, che angoscia! E’ quello del ministro dell’Ambiente Galletti che non risponde alle richieste dei Verdi e delle maggiori associazioni ambientaliste che hanno chiesto lo stop dell’attività venatoria ai sensi dell’art.8 comma 4 legge 5 giugno 2003 n.131 e del secondo comma dell’art.120 della Costituzione”. Lo dichiara il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, che aggiunge: “Ad oggi, secondo i dati del sistema Copernicus che monitora gli incendi in Europa, siamo arrivati a quasi 127 mila ettari distrutti dal fuoco che hanno portato alla morte di oltre 50 milioni di animali. Il fuoco ha distrutto aree naturali, alterato e compromesso la catena alimentare di molti animali che non troveranno piú cibo con cui alimentarsi”. “Di fronte a questa tragedia ecologica- continua il leader dei Verdi- il ministro dell’Ambiente, che ha il potere di intervenire, rimane in silenzio consentendo che si possa sparare in queste condizioni alla fauna e l’avifauna che sono stremati dagli incendi, dalla siccità e alla ricerca di cibo. Il silenzio del ministro è ancor più angosciante se pensiamo che l’organismo tecnico scientifico del ministero dell’Ambiente, l’Ispra, ha chiesto la sospensione della caccia”. “Le regioni non hanno considerato il parere dell’Ispra e hanno autorizzato addirittura le pre-aperture: gli animali non contano nulla perché, anche di fronte a questa tragedia contano gli interessi degli armieri e i voti dei cacciatori. Chiedo al ministro dell’Ambiente di uscire dal suo silenzio e rispondere perché non si dimentichi che lui è il ministro dell’Ambiente non della Caccia”, conclude Bonelli. (Dire)
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