Femminilità
Una nota marca di abbigliamento ha scelto come testimonial Luxuria. Sì proprio lei. Dopo aver accantonato la carriera politica, periodo nel quale si è distinta più che altro per il fatto di usare il bagno delle donne di fronte a disgustate onorevoli, ha ripreso le sue vecchie passioni, cioè lo spettacolo. Il suo sito sciorina tutti i suoi mestieri, conduttrice, cantante, attrice, politica etc etc, un sacco di qualifiche che tutte insieme vogliono dire niente ma tutto. Specializzazione: far parlare di sé.
E ci riesce bene. Stavolta con la pubblicità di questi vestiti, ha sollevato una bella polemicuccia. Perché il promo parla di femminilità e allora, Signor Giudice, Signori della Corte, come può testimoniare femminilità una che ha le tette sì, ma anche il pisello?
La solita pruderie diffusa di gente poco lungimirante. La prima reazione è quella di dire “macchisenefrega” , la seconda invece pure. Va detto però a sua difesa che Vladimiro vestita da donna nelle foto dell’azienda di abbigliamento è davvero una bella gnocca, molto femminile.
Meglio sicuramente di quelle poverelle che per farsi notare alla Mostra del Cinema di Venezia hanno dovuto mettere la patata al vento. Femminilità zero, solo roba per guardoni. Una pena. E poi sicuramente Vladimiro ha molta più presenza scenica della vecchia testimonial, Anna Tuttarifatta Tatangelo. Inespressiva divetta della canzonetta.
Mi dispiace per chi si è risentito, stiamo parlando di vestitini, mica della Maison Chanel. Robe per le ragazze di oggi, quasi tutte uguali, quasi tutte banali, quasi tutte in divisa. Spero solo finisca la moda dei calzoncini che questa estate ci ha propinato orrori in ogni luogo in ogni lago, perché dalla taglia 40 alla 52 tutte, tutte le ragazze li hanno indossati, ahi noi.
Però una domandina, una proprio “ina” ma pruriginosa ce l’ho. Ma con i pantaloni, lo mette a destra o a sinistra?
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