Italia delle Regioni
Le buone pratiche di Urbact al centro del Festival italiano delle Buone Pratiche organizzato dall’ Anci a Bari dal 21 al 23 settembre prossimi, come opportunità di crescita per le città italiane.
Lo scambio di esperienze tra città europee rappresenta da anni un elemento fondamentale per migliorare il modo in cui i Comuni affrontano le principali sfide urbane, in collaborazione con quella serie di attori del territorio di cui fanno da aggregatori. Urbact si è dimostrato nel corso degli anni il programma che ha saputo maggiormente tradurre questo approccio in qualcosa di concreto, ovvero in reti di città europee che hanno realizzato nei rispettivi contesti urbani azioni innovative a partire dal riutilizzo e l’adattamento di soluzioni proposte in altri Paesi europei. Dall’inclusione sociale all’innovazione tecnologica fino alla promozione di uno sviluppo urbano sostenibile sul piano economico e ambientale: i campi di applicazione degli scambi promossi da Urbact sono molteplici e riguardano quella serie di temi al centro dell’Agenda Urbana Europea e della Nuova Agenda Urbana globale che le città partecipanti al programma stanno già attuando in concreto con il proprio modello di pianificazione integrata e partecipata.
Le buone pratiche : il bando per la creazione di Transfer Network, ovvero reti di trasferimento di buone pratiche tra città europee – anticipa Simone d’Antonio – è previsto per il 15 settembre e rappresenta un’occasione significativa sia per le città italiane che intendono diffondere le proprie esperienza di successo (tra queste Torino, Milano, Napoli, Genova ma anche centri più piccoli come Udine, Forlì, Macerata e Adelfia) ma anche per quelle che intendono ricevere e riadattare sul proprio territorio pratiche adottate in altri paesi (disponibile al link).
Il festival di Bari: Il Festival italiano delle Buone Pratiche organizzato da Anci a Bari dal 21 al 23 settembre (a cui è possibile iscriversi al link) rappresenta un’occasione importante per avviare questo scambio tra realtà urbane diverse accomunate dalla capacità di offrire e riutilizzare soluzioni urbane innovative, coinvolgendo esperti, professionisti, associazioni e stakeholder del territorio che possono dar vita a processi di partecipazione civica a partire da esperienze di successo spesso poco conosciute in Italia.
Dallo schema di supporto per la creazione di nuova occupazione nei quartieri difficili di Lisbona al coinvolgimento degli abitanti per l’inclusione di rifugiati e richiedenti asilo ad Amburgo e Ghent, – come sostenuto da Simone d’Antonio – sono numerosi gli esempi di innovazione urbana che Anci presenta a Bari dando la parola a sindaci e funzionari di città italiane ed europee, nel corso di sessioni plenarie in luoghi simbolo dei processi di rilancio del capoluogo pugliese ma anche nei caffè storici di Bari Vecchia.
Il Festival rappresenta un momento di riflessione aperto alla città di Bari, che è una delle 12 città italiane a veder riconosciuto a una delle proprie esperienze urbane il titolo di buona pratica con Spazio 13, l’azione di rigenerazione urbana realizzata nell’ex Scuola De Melo del Quartiere Libertà, trasformata in hub creativo grazie alla collaborazione tra amministrazione comunale e innovatori del territorio. Valorizzare Bari come esempio di città che guarda all’Europa, attraverso una piano di riqualificazione che sul medio-lungo periodo sta cambiando il volto dell’intero contesto urbano, è un elemento di forza per una riflessione sulle buone pratiche che non si orienti solo al riuso di soluzioni provenienti dal resto d’Europa ma anche alla valorizzazione di esperienze sviluppate in Italia, e in particolare nel Mezzogiorno, in una logica di confronto bidirezionale con le altre città europee.
La realizzazione dell’Infoday sul nuovo bando Urbact, previsto per la mattinata del 22 settembre, a Bari costituisce anche un modo per avvicinare le opportunità offerte dall’Unione Europea ad amministrazioni comunali, professionisti innovatori del Sud, ai quali l’intero Festival si rivolge come una finestra sull’Europa che innova, rigenera e include proprio a partire dalla collaborazione tra diversi livelli di governo e tra diverse tipologie di attori urbani.).
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