Dracula gradirebbe
Eccola una nuova raccapricciante moda, il Free Bleeding, dall’inglese letteralmente emorragia libera. In pratica è una nuova moda tutta al femminile che predica niente assorbenti, niente tamponi, niente coppette. E via libera all’imbrattamento di abiti e tutto il resto per poi mostrarlo con orgoglio.
Per me è la scemenza del secolo. Per le femministe, non tutte per fortuna, “il free bleeding pretenderebbe di lottare per i diritti delle donne rifiutando appunto assorbenti, tamponi e coppette”.
Partiamo dall’inizio: il ciclo è una vera rottura che condiziona buona parte della vita di noi donne che coincide con il nostro periodo fertile. Quindi un dato di fatto. Una volta esistevano assorbenti che erano lontani anni luce dagli attuali “invisibili”; robe lunghe svariati centimetri , spesse e scomode; adesso c’è l’imbarazzo della scelta, sottolineata da pubblicità al limite della decenza che spaziano da ”ballerai senza problemi” a “cosce all’aria per tutte”.
Non condivido l’idea che sia una ribellione a costrizioni patriarcali, credo sia solo un fatto di igiene e buon gusto. E anche voglia di essere sempre sopra le righe. Ma andiamo sul pratico: esempio classico, siamo in metro. Ragazza giovane con jeans attillato ha l’interno coscia sporco di sangue; si siede e quando si alza lascia il sedile sporco. Ecco a quel punto cosa dovrebbe fare la femminista però civile e attenta? Far uscire dalla borsa uno straccio e pulire il sedile. Sotto lo sguardo stupito e schifato del popolo. Ma figurati se lo farebbero mai. Oppure altro esempio, un passaggio in macchina dopo scuola. Ma chi te lo da, anche se fuori piove a dirotto ed è stato lanciato alla radio l’allarme invasione aliena. Ti lasciano lì come una cretina; cretina sì ma conscia di andare contro costrizioni patriarcali.
Credo che stavolta si sia arrivati alla frutta, anzi all’ammazza caffè. La gente non sa più come stupire. Un’atleta, tale Kiran Gandhi nel 2015 ha corso la Maratona di Londra senza usare assorbenti pur avendo il ciclo; ”Ho corso per le mie sorelle che non hanno accesso a tamponi e per le sorelle che, malgrado crampi e dolori, li nascondono e fanno finta che non esistono. Ho corso per dire che il ciclo esiste, e che lo superiamo ogni giorno”. Ecco, grazie ci voleva proprio, noi non lo sapevamo. Penso sia stato bello sanguinare per le strade di Londra e arrivare al traguardo sotto gli sguardi schifati della gente.
Se fossi il signor Lines farei una campagna pubblicitaria proprio con lei e scriverei sotto i cartelloni con la sua foto “aveva finito gli assorbenti. Fate una scorta”. E poi regalerei la possibilità di fare la misura del Quoziente intellettivo.
La gente è scema, sappiatelo. Si è perduto il buon senso e la decenza. Non ci sono limiti di alcun tipo, si è passati dal rogo dei reggiseni a quello degli assorbenti. Per fortuna non sembra una moda destinata ad avere molti proseliti proprio per i motivi pratici della vita di ogni giorno; ma se fossi madre di adolescente femmina starei molto attenta, perché proprio a quell’età sono vulnerabili e facilmente preda di mode stupefacenti e di cretini atomici che trovano spesso un modo eclatante per sottolineare la loro inutile esistenza.
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