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Parchi: M5s, affondo Galletti contro patrimonio boschivo – “E’ il colpo di coda di fine legislatura, il tentativo di mettere mano al nostro patrimonio boschivo, ma ancora una volta non glielo consentiremo”. Lo denuncia la senatrice M5s Paola Nugnes della Commissione Ambiente. “Il ministro auspica una approvazione veloce del ddl parchi che è fermo al Senato, nel segno della produttività. Termine che mal si addice a un bene prezioso e comune come è quello delle aree verdi e boschive d’Italia. Ma purtroppo non finisce qui – sottolinea la Nugnes – incontrando le comunità montane a Bologna Galletti si spinge oltre e ipotizza un nuovo testo, una nuova legge forestale, che verrà varata con Decreto. E la delegata del ministero delle politiche agricole e forestali usa frasi inquietanti, spiegando che bisogna mettere “a sistema le migliori esperienze regionali nella gestione del bosco. Se ne occuperà la nuova Direzione Foreste del Mipaaf, recentemente costituita, per poter così usare bene 11 milioni di ettari di patrimonio forestale italiano, il 35% del territorio, oggi capace di dare solo lo 0,08% del Pil del Paese”. “Insomma i boschi – conclude Nugnes – diventeranno risorsa da sfruttare commercialmente. Tolto il corpo Forestale, approvato il del parchi, promulgato un decreto sulle foreste, il piano finale di questo governo di sfruttare e mettere in vendita i nostri beni più preziosi sarà compiuto”. (ANSA)
Parte campagna per far uscire l’Europa dal carbone “Nel 2015 in Ue 19.500 morti premature, 54 mld i costi sanitari” – Per combattere gli impatti dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento atmosferico, oggi numerose organizzazioni hanno lanciato in 28 Paesi europei la campagna “Europe Beyond Coal”, per accelerare l’abbandono del carbone in favore delle energie rinnovabili. Lo riferisce Greenpeace ricordando che dal 2016 le organizzazioni che aderiscono alla campagna hanno contribuito a far chiudere 16 centrali a carbone in Europa, e altre 39 sono in procinto di chiudere. La campagna presenta un nuovo modello per valutare gli impatti sulla salute delle emissioni che, tra l’altro, evidenzia come nel 2015 le sole centrali a carbone dell’Ue sono state responsabili di un numero di morti premature stimato in 19.500 persone, nonché di 41.000 casi di bronchite cronica nei bambini. Anche i costi legati agli impatti sanitari sono impressionanti: fino a 54 miliardi di euro, considerando sempre il 2015. “Chiediamo a tutti i governi, cittá, aziende, banche e investitori di accelerare gli sforzi per abbandonare il carbone prima della COP24 che si terrá in Polonia nel 2018. La Conferenza sul Clima di Bonn, che prenderà il via la prossima settimana, è un’eccellente opportunitá per ulteriori e piú ambiziosi impegni da parte di tutti i Paesi”, dichiara Kathrin Gutmann, direttrice della campagna Europe Beyond Coal. I governi di Paesi Bassi, Regno Unito, Finlandia, Francia, Portogallo e Italia si sono tutti impegnati ad abbandonare il carbone entro il 2025 o il 2030. La richiesta è che questi annunci si trasformino immediatamente in azioni, accelerando così la chiusura delle 293 centrali rimanenti. L’Italia, che ha nei giorni scorsi annunciato l’abbandono del carbone entro il 2025, “è ora chiamata a svolgere un ruolo decisivo in Europa, soprattutto nei negoziati che porteranno all’approvazione del pacchetto di misure europee ‘Clean energy for all’, attualmente in discussione a Bruxelles – ricorda Grennpeace – Il nostro Paese deve investire sullo sviluppo delle rinnovabili, sia nell’ambito dei confini nazionali che al di fuori degli stessi, sostituire il carbone con fonti pulite e rinnovabili come sole e vento ed esprimere una leadership forte in Europa sulle politiche climatiche”. (ANSA)
Clima: Greenaccord, politica colga segnali sul carbon free – La politica prenda atto degli impulsi provenienti dalla finanza mondiale, e colga l’importanza dei segnali che arrivano dallo spostamento sempre piú frequente di capitali da investimenti classici a quelli cosiddetti “carbon free”. E’ il messaggio lanciato dal 14mo Forum internazionale per la Salvaguardia della natura, iniziato oggi a Firenze. L’incontro, spiega una nota, è organizzato dall’associazione culturale Greenaccord Onlus. Secondo il presidente di Greenaccord Alfonso Cauteruccio, il business ‘no carbon’ è una strada sempre più intrapresa dalle aziende che “hanno adottato il criterio della sostenibilità oppure hanno scelto di reinventarsi sulla ricerca, o sulla produzione di materiali innovativi e rispettosi dell’ambiente. I soldi iniziano a muoversi e si tratta di cifre significative e consistenti che fanno intendere che tutti vogliono trovarsi pronti appena ci sará l’abbandono del petrolio e degli altri fossili”. (ANSA)
Turismo: Battisti, rete di mobilitá slow e sostenibile Presidente Federturismo plaude a 2019 anno turismo lento – “L’annuncio del 2019 come l’anno nazionale del turismo lento, in occasione della presentazione dell’Atlante digitale dei cammini, rappresenta un segnale importante di continuità nel lavoro di valorizzazione dei territori meno conosciuti del nostro Paese con una particolare attenzione nei confronti del turismo a piedi, in bici, a cavallo e in barca”. Lo dichiara il presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti. “E’ cruciale – aggiunge Battisti – lavorare sulla promozione dell’Italia come museo diffuso che deve attirare turismo colto e sostenibile, capace di apprezzare non solo le grandi città, ma anche il ricco patrimonio meno noto dell’intero territorio nazionale fatto di borghi, piccole città e parchi naturali. Così come è necessario ripristinare i cammini religiosi, valorizzare le ferrovie storiche e creare percorsi ciclabili per promuovere una dimensione turistica per viaggiatori che scelgono di visitare una parte dell’Italia più nascosta, ma fondamentale nell’offerta di turismo”. (ANSA)
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