Messico, i Narcos fanno chiudere le scuole
Dalla fine di Settembre, più di 600 scuole sono state chiuse nello Stato del Guerrero, in Messico. Giovedì 16 Novembre, le autorità hanno dovuto ammettere che le chiusure erano una diretta conseguenza delle minacce subite dai cartelli della droga.
“Vi ordiniamo di sospendere le lezioni a Chilapa e in tutta la zona della Montana Baja. Lasciateci lavorare”. Secondo il giornale messicano El Milenio, il messaggio, attribuito ai narcotrafficanti del Guerrero, regione del sudovest del Messico, è apparso sui social network alla fine di Settembre. Minacciano rappresaglie a chiunque si azzardasse ad aprire gli stabilimenti scolastici di quella zona chiave del traffico della droga in Messico. Di conseguenza, i dirigenti scolastici hanno deciso di chiudere e scuole per la sicurezza dei ragazzi. Secondo il blog del Narco, sito specializzato che recensisce i diversi fatti legati al narcotraffico,sono state coinvolte in questa storia 650 scuole, 60000 bambini e 34000 persone tra personale didattico e amministrativo.
Le autorità hanno preferito aggirare il problema sicurezza giustificando la chiusura temporanea degli istituti scolastici come una conseguenza diretta del potente terremoto avvenuto lo scorso 19 Settembre. Ma quando un liceo di Zitala ha tentato di riaprire le sue classi, racconta BBC Mundo, i professori hanno ricevuto pesanti minacce sui loro portatili personali: “Perché non obbedite figli di…! Vi abbiamo detto niente lezioni fino a nuovo ordine. Sappiamo dove vive il direttore. Obbedite o…!” Il tentativo non ha avuto ovviamente lunga vita. Le minacce sono state prese molto seriamente in una regione consumata dalla violenza. Il Guerero si era trovato già sotto i riflettori nel Settembre del 2014, in seguito alla sparizione di 43 studenti della scuola di alti studi di Ayotzinapa. Ma, da qualche settimana, gli assassinii e le scoperte di cadaveri mutilati sono ormai quotidianità nella provincia della Montana Baja. Oltre alle scuole, sono stati presi di mira anche i trasporti pubblici: nell’ultimo mese, diversi autisti di taxi e autobus sono stati ritrovati privi di vita.
La causa principale di questi assassinii? Il traffico della droga. Montana Baja è, in effetti, una delle zone dove si produce eroina. Dal 2014, due gruppi si affrontano per il controllo delle colture di papavero, dei laboratori per la sua lavorazione e delle vie per convogliare il prodotto finito. Lo scorso Maggio, 300 “sicarios” alle dipendenze di uno dei cartelli hanno perquisito, casa per casa, gran parte del territorio per braccare gli avversari. Trenta persone sono state portate via e sono tuttora introvabili. Stanco e scoraggiato, il Segretario per l’Istruzione dello Stato del Guerrero, José Luis Gonzales de la Vega, ha finito con il riconoscere pochi giorni fa che le minacce sono la vera motivazione della chiusura delle scuole. “Ma ciò non significa che le lezioni siano sospese del tutto”, sottolinea BBC Mundo. “I professori continuano ad insegnare via Internet e danno tutti i giorni dei compiti ai loro allievi”. In effetti, per non interrompere il ciclo di insegnamento, moltissimi insegnanti delle scuole hanno cominciato ad organizzarsi utilizzando WhatsApp e Facebook per continuare a comunicare con i loro studenti. Secondo il giornale locale Quadratin Guerrero, José Luis Gonzales de la Vega promette un ritorno alla normalità già nei prossimi giorni e dei rinforzi nella protezione delle strade. Tuttavia, alcuni insegnanti intervistati da BBC Mundo ritengono che questa strategia del terrore non ha che un solo obbiettivo: controllare il territorio e la popolazione fino alle elezioni generali del Luglio 2018, il cui risultato potrebbe ostacolare gli affari dei narcos.
Secondo un rapporto dell’Istituto Internazionale per gli Studi Strategici (Armed Conflict Survey 2017, IISS), il Messico è stato, dopo la Siria, il Paese che ha avuto nel 2016 il più alto numero di morti, con 23000 omicidi premeditati, soprattutto a causa della droga.
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